La quercia incantata

Il rosso di un addio


 
A volte riaffiori da lontananze strane,dai quei ricordi che salgono come nebbieche si diradano poi in un istanteoltre quel niente che stringono i pensieri. Ecco, di noi non rimane niente,solo occhi malinconici che scrutano il passato,e le mani, che scrivono, ostinate,parole inutili su lavagne nere. E ti ho chiamato mille volte,volgendo la bocca ad oriente, con la verità che un’assenza riflette,ti ho parlato a lungo,come se tra noi non ci fossero barriere.Questo amore cambia pelle e si trasforma,si scrolla via le cellule morte,e le finzioni,le apparenze ingannevoli e distorte. E torno a scrivere in cima ad un addio,senza più la vertigine del vuoto, con due ali nuove di zeccae la speranza di imparare a volare.No… quella musica non è stata inutile,né quel rosso di vernice frescache invadeva le tue notti insonni,quando facevi la guardia ai desiderie le speranze erano bisogni. I tuoi occhi mi scrutano ancora,attraverso quella fotografiache non ho conservato,ma che trattengo nella memoria,come un fiore di primavera,rosso anche quello,come tutto ciò che mi hai regalato. (AntonellaEsse)DI QUESTA POESIA PUOI VEDERE IL VIDEO: VISITA LA MIA VIDEOGALLERY!