La quercia incantata

INES


Aveva i fianchi rotondie la vita sottile,il seno floridoe le gambe nervose.Non era bellada farti voltare,la sua bellezzaera discreta e infantile,si nascondeva agli sguardirapidi e distratti,agli occhi avididi forme chiassose.La sua bellezzaemergeva poco a poco,si insinuavacon un sorriso inaspettatoattraverso gli occhineri e curiosiai quali il temponon aveva rubatoil candore.Ines, ha lasciatocrepe invisibilenel mio cuore.E mi teneva strettotra i fianchi,dentro un giardinoin miniatura,in uno spazioche sentivo familiare,e inviolato,malgrado le sue disavventure.La sua innocenza,nessuno la potevarubare.Che ne sapevanogli altridel nostro amore,se nessuno di noisai chi č e come agire,meno ancora sacome fiorire,in questa giungladi cuorisenza spazioné colore.Che ne sapevanogli altrichiusi nel grigioredelle loro viteintegre e assonnate.Sul suo petto,la sentivo respirare,se ne stava in silenzioore ed ore,un codice complessoe misteriosoche non sapevo decifrare.Ines, se ne č andatasenza far rumore.Mi piace immaginarladentro quel silenzio,mentre mi stringee con le manimi disegna il cuore.(AntonellaEsse)