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L'obesità infantile.


Come ogni patologia comporta degli effetti negativi più o meno gravi non solo sulle condizioni di vita di chi ne soffre, ma anche su quella dei familiari e, indirettamente, sulla colletività.L'obesità produce i suoi effetti negativi a livello di autostima e sull'immagine che i bambini hanno di loro stessi, inducendoli spesso a quei comportamenti che sono tipici di questa patologia: passare molte ore davanti alla tv, non voler partecipare ad attività con i coetanei, scarso impegno scolastico, modificazione del carattere, con conseguente emarginazione per diversità.Affrontare il problema attraverso la semplice imposizione di una dieta alimentare si è dimostrata una scelta inefficace e controproducente.Per ottenere cambiamenti durevoli è utile un approccio di tipo comportamentale, inteso non già come perdita esclusiva di peso corporeo, piuttosto come adozione di comportamenti finalizzati al cambiamento degli stili di vita, che contribuiscono cioè ad accrescere il livello di autoefficacia del bambino migliorandone l'autostima.E' necessario che i bambini in sovrappeso si confrontino tra di loro, vivendo insieme un percorso rieducativo alimentare, fisico e psicologico e si confrontino in una attività fisica e di educazione alimentare che li porti a dimagrire e sopratutto a vivere una vita sana. Per i bambini delle scuole primarie (6 - 10 anni), si stima un 24 % di bimbi in sovrappeso e un 12 % obeso. Fra gli aspetti più critici rilevati vale la pena citare che l'11 % dei bambini non fa la prima colazione e il 28 % la fa in maniera non adeguata, l'82 % fa una merenda a scuola qualitativamente non corretta, il 23 % dei genitori dichiara che i propri figli non consumano giornalmente frutta e verdura e quelli che ne consumano sono troppo pocchi meno del 5 %. Le chiffre che fanno paura sono le bevande zuccherare che bevono al giorno. Coca cola in primis. La percentuale mondiale dei bimbi in sovrappeso è del 68 %. Cosa da matti. E vero che se si lascia scegliere i bimbi di cosa vogliono mangiare sarebbe solo caramelle, cioccolata, hamburger, patatine ecc ecc (la lista è lunga).Per non parlare dei videogiochi e seduti danvanti al televisore di più di 2 ore. Attività fisica scarsa. Oggi tutto è permissivo. L'incidenza economica negativa deriva dai costi dei sistemi sanitari. Un recente sondagio dice che :Lo sport fa bene alla pagella. RACCOMANDAZIONI DIETETICHE :L'ansia che il proprio figlio non si nutra a sufficienza e non cresca adeguatamente appartiene a tutte le mamme. Può diventare un problema quando questa ansia rischia di fare danni a lungo termine. Se insistiamo, se facciamo ricatti affetivi, se siamo sempre noi a decidere cosa, quando e come mangiare, i bambini perdono la capacità di ascoltare le esigenze del loro corpo.Costringerli a mangiare, otteniamo un rifiuto ancor più pronunciatonell'immediato che lungo andare può consolidarsi. Anche distrarli è sbagliato è opportuno che la nutrizione sia consapevolePregarli rimangono smarriti e perplessi di fronte all'espressione di un genitore preoccupato perché ha smesso di mangiare per lui tutto è normalePunirli  premiarli. Il cibo non deve diventare il metro con cui valutare quanto è bravo o poco ubbidiente.Evitare gli alimenti fuori pasto (le solita merde del mulino bianco) ed evitare che il bambino beve subito prima del pasto, soprattutto bevande gassate . Lo stomaco dovrebbe essere vuoto nel momento in cui il bambino inizia il pasto.Non distrarre il bambino durante il pasto pulendolo e ascigandolo in continuazione, cambiandogli posizione, ecc ... evitare, inoltre, di utilizzare gli altri componenti della famiglia, pupazzi e storielle per farlo mangiare, perché pretenderà ogni giorno qualcosa di diverso.Variare spesso i cibi. Vi riccordate del film WALL-E della PIXAR ?  Tutti grassi sdraiati su una sedia davanti a un pc e non conosceano neanche chi li stava vicino ? Be, se nello scorso secolo il problema numero 1 era il mal di schiena, oggi e in un prossimo futuro sara il diabete. Quel film è come una profezia. Obesita, pc, più sdraiati che in piedi. Oggi muscoliamo il cervello e dimentichiamo il corpo.