Totò

"La moglie di Totò"


Totò conobbe Diana nel 1931 mentre si trovava in tournee a Firenze.La ragazza ,che aveva 16 anni,napoletana di famiglia e educazione,si trovava a Firenze ospite di alcuni parenti, una sera era andata a teatro per vedere recitare Totò,suo attore preferito,e si era fatta presentare.In seguito si rividero a Napoli e si innamorarono subito l'uno dell'altra.Nonostante il parere contrario della famiflia di lei si sposarono prima civilmente poi col rito religioso nella primavera del 1932. Girarono l'Italia in lungo e in largo ,dormirono ora in alberghi di lusso ora in pensioni di terz'ordine.Il continuo girovagare segnò l'inizio dei primi litigi.La nascita della figlia Liliana nel 1934 ,parve mettere le cose a posto.Totò era felicissimo e per festeggiare la nascita della figlia acquistò un'automobile "Balilla" di seconda mano con la quale portava a passeggio per Roma la neonata in fasce.La bambina aveva solo 40 giorni quando incominciò a seguire i genitori in giro per l'Italia. Più ancora che il girovagare per l'Italia,fu la tendenza di Totò a guardare con insistenza le donne,specie le ballerine,che minò il matrimonio.Nel 1937 i coniugi erano già in rotta e la bambina fu affidata ad un asilo nido,ma per amore di Liliana,alcuni mesi dopo Totò e Diana si riappacificarono.Ma nel '39 i due ottennero in Ungheria una sentenza di annullamento del matrimonio,che poi nel '40 fu deliberato in Italia dalla Corte di Appello di Torino.Sebbene fossero separati vissero ancora insieme per amore della figlia per altri 10 anni,scambiandosi una promessa:ognuno era libero di riprendersi la propria libertà,se lo avesse ancora voluto,dopo il matrimonio e la sistemazione di Liliana. Ma sul set di "47 morto che parla" Totò conosce Silvana Pampanini "maggiorata fisica" di quel periodo,e le fa subito la corte:la riempie di fiori e le fa regali consistenti.I giornali dell'epoca ingigantirono la cosa,parlando di flirt tra i due attori.Queste voci giunsero alle orecchie di Diana che reagì in maniera inaspettata:accettò la proposta di matrimonio dell'avvocato Tufaroli conosciuto in casa Bragaglia.Totò ci rimase malissimo:Diana non aveva mantenuto fede alla promessa che si erano scambiato anni prima.Proprio in quei giorni scrisse la celebre canzone "Malafemmena" che per anni si e' creduto avesse scritto per la Pampanini,finchè non è stata ritrovata presso la Siae la copia del testo con dedica autografa "A Diana".