Morte Di Gambini

«Le nostre coscienze scosse»estratti della dichiarazione di Port Huron


«Apparteniamo a questa generazione, cresciuta in un relativo confort e oggi iscritta all’università, che guarda con inquietudine il mondo che ha ricevuto in eredità. Quando eravamo bambini, gli Stati uniti erano il paese più prospero e più potente del mondo: il solo a disporre della bomba atomica, quello che aveva meno sofferto la guerra moderna, un architetto delle Nazioni unite che, pensavamo, dovevaestendere l’influenza occidentale sull’intero pianeta. (…) Poi, crescendo, il nostro confort è stato perturbato da avvenimenti troppo sconcertanti per essere ignorati. La persecuzione insidiosa e degradante dell’uomo da parte dell’uomo, denunciata nel Sud dalla lotta contro la bigotteria razzista, ha condotto lamaggior parte di noi a uscire dal silenzio per entrare in azione. Il soffocante regno della guerra fredda,simboleggiato dalla bomba atomica, ci ha fatto prendere coscienza del fatto che noi stessi, i nostri amici e milioni di “altre persone” astratte, che conosciamo bene perché esposte come noi a un pericolo comune,potremmo morire in qualsiasi momento. (…) Nella misura in cui queste e altre realtà ci investivano, scuotevano le nostre coscienze e diventavano problemi che ci riguardavano, abbiamo cominciato ad aprire gli occhi sugli allarmanti paradossi della nostra America. (…) La nostra azione è guidata dalla consapevolezza che noi potremmo essere l’ultima generazione a godere della vita. Ma siamo una minoranza: la grande maggioranza del nostro popolo considera gli equilibri effimeri della nostra società e del nostro mondo come un meccanismo eterno e infallibile.»