Cina e Italia...

Post N° 58


Cina: Comminate 4 sentenze di morte
Roma - 20/03/2007 - Da quando la Corte Suprema del Popolo cinese si è riservata il diritto di rivedere tutte le condanne alla pena capitale, a partire dal primo gennaio sino ad oggi, quattro condanne a morte sono state comminate, secondo l'agenzia Xinhua che riferisce i nomi e i capi d'accusa degli imputati elencati di seguito:- Yu Maoge, condannato alla pena capitale dalla corte di Shanghai per aver ucciso un tassista il 14 Novembre 2005.- Zhao Guiyong, che ha rapito ed ucciso un bambino di 10 anni nel giugno del 2006 e condannato a morte da una tribunale del Jiangxi, provincia della Cina dell'est.- Liu Shilin, condannato a morte per aver violentato due donne, per averne ucciso un'altra e ferito una ragazza, nello Jiangsu, un'altra provincia della Cina orientale, tra il 2005 ed il 2006.- Li Shumu, il quale ha dato alle fiamme una casa, uccidendo un uomo ed una donna il 7 dicembre 2005, nella provincia del Fujian, sudest della Cina; condannato a morte dal tribunale locale. Sono stati presi nuovi provvedimenti in merito alla comminazione della pena capitale, per cui, ogni singolo caso deve essere sottoposto al vaglio della Corte Suprema del Popolo cinese prima di essere tradotto in sentenza definitiva di morte, la cui attuazione deve avvenire nell'arco di una settimana dalla pronuncia della sentenza da parte della Corte Suprema.In sede di controllo da parte della Corte Suprema, si sono presentati casi in cui vi era manifesta mancanza di prove; questi sono stati ripresentati ai tribunali locali per un ulteriore controllo. Si alza il livello dei controlli sulle sentenze di morte al fine di comminare la pena capitale solo nei casi più evidenti e seri, come afferma il presidente della Corte Suprema del Popolo cinese Xiao Yang, e per evitare "errori giudiziari".La Cina rappresenta, secondo l'associazione Nessuno tocchi Caino, uno dei paesi in cui la pena di morte è applicata in misura maggiore rispetto al resto dei paesi che ancora non l'hanno abolita dalla loro Costituzione e detiene il triste primato insieme a Iran e Arabia Saudita. Nonostante i provvedimenti per una più rigida assegnazione della pena capitale, siamo ancora distanti dall'abolizione chiesta dalla moratoria universale presentata al Consiglio di Sicurezza dell'ONU.(Fonti: Xinhua, Nessuno tocchi Caino)L'articolo è stato pubblicato sul sito dell'associazione culturale Versoriente al link: http://www.versoriente.net/default.asp?riferimento=dettaglioNews&id=30