Cina e Italia...

Post N° 60


Un esproprio "difficile"
Roma - 28/03/2007 - Una montagna dominata da un edificio. No, non si tratta del Potala e la città non è Lhasa, siamo nel sudest della Cina, a Chongqing per l’esattezza e la foto che ritrae un edificio in muratura sembra mostrare dei caratteri anomali. Ma procediamo cronologicamente per spiegare il perché di questa singolare ubicazione. La zona dove è stata scattata la foto faceva parte di un agglomerato urbano composto da fabbricati eretti 60 anni fa. Diventata successivamente una zona degradata, si è deciso di espropriarla per costruire un enorme centro commerciale. Era il 5 settembre 2004 ed i coniugi Yang, come le altre 281 famiglie che abitavano la zona ricevettero un ordine di sfratto a scadenza di un mense. A fronte dell’ordine le famiglie avevano due possibilità, o accettare la sistemazione fornita dalla società immobiliare preposta - la Zheng Sheng Bailahoui Real Estate Co.- o intascare un risarcimento e provvedere autonomamente alla nuova sistemazione. Di 282 famiglie presenti, 281 hanno deciso per l’una o l’altra soluzione, mentre gli Yang per nessuna. È proprio qui che incomincia l’odissea. Il direttore della sezione sviluppo della società immobiliare, Wang Wei, in un intervento al quotidiano China Daily, fa sapere che tra la società e gli Yang c’è stata una trattativa per la quale la signora Wu (nella foto) sarebbe stata disposta a cedere l’immobile in cambio di una nuova sistemazione ed un indennizzo di più di sei milioni di yuan (circa 600.000 euro), richiesta non presa in considerazione. Dopo circa quaranta solleciti la Zheng Sheng Bailahoui Real Estate Co. ha avviato una causa per giungere ad una soluzione, seppur di forza, con gli Yang. Il verdetto ha sancito lo sgombero dell’immobile entro il 22 Marzo 2007. Nel contempo i lavori di costruzione del centro commerciale sono cominciati e le ruspe hanno taciuto solo al termine dello scavo per le fondamenta, che si è limitato a circondare l’edificio dei resistenti signori Yang, i quali continuano ad oggi ad occupare il loro immobile.Tutto ciò avviene poco tempo dopo l’approvazione della legge sulla proprietà privata che, secondo il massimo dei concorrenti alla stesura, il professore Jiang Ping, non può essere applicata nel caso degli Yang perché l’interesse privato prevale su quello della collettività. Un sondaggio del sito QQ.com vede favorevoli alla resistenza dei coniugi Yang l’81,46 percento degli intervistati, il 10,84 percento giudica la questione troppo complicata per poter formulare un giudizio e solo il 7,10 percento considera ingiustificato l’operato dei proprietari. (Foto: China Daily; Fonte: China Daily)