DIETRO L'ANGOLO

Post N° 557


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[Kirsty Mitchell]Ti vedo sul ponte della stazione. Ci separa un vetro e una strada. Ti vedo come se i miei occhi sapessero che ti avrei rincontrato lì. E allora mi siedo dal lato giusto, guardo fuori anziché dritto. Guardo in volto le persone invece delle macchine che passano accanto. Ti vedo come se il tuo vestito fosse di un colore che spicca in mezzo a tanti altri. Come un giallo in mezzo a tanti neri. Vorrei frenare, vorrei restare ferma nonostante il semaforo verde, ma non sono io a comandare sui pedali allora ti seguo con lo sguardo fino a quando la visuale me lo permette, poi vieni nascosto da un camion bianco che passa. Impulsiva. Sono impulsiva e faccio quello che la mia testa mi dice di fare in quel momento. Scendo alla mia non fermata. Attraverso la strada. Ti ritrovo lì dove ti avevo lasciato un secondo prima. Volevo solo sapere come stavi, avevo voglia di sentire la tua voce perché lentamente mi sto dimenticando la tonalità e volevo quei due baci sulla guancia. Volevo portarmi l’aria fresca di un incontro con me e sorridere pensandoti. Sono passati nove mesi precisi dall’ultimo sguardo, e fattelo dire, mi sei mancato. Avrei voluto, salutandoti, ringraziarti che per anni sei stato per me l’esempio.