DIETRO L'ANGOLO

Post N° 583


[Contra dictioN]Mi sono costruita un angolo di Natale in negozio. Ci siamo messe un paio di orecchini che ricordano lontanamente il cappello di SantaClaus. È dall’ottodicembre che strappando lo scontrino auguriamo buone feste, la mia collega dall’otto novembre. Qualcuno ci risponde con un ‘anche a voi’. Qualche volta aggiugono un buon lavoro o una buona giornata. Altre volte a malapena salutano. A chi ci chiede siete stanche rispondiamo con un no non molto convincente e nel frattempo si organizza il brindisi del 24. Quello della chiusura alle 8 in attesa dell’ultimo cliente. Quello che ‘ci si incontra nella piazzetta’ con il bicchierino di plastica in mano. Guardo Giulia negli occhi e mi arrampico per poter abbracciare Gae. Io aspetto però il 31. Il giorno che preferisco. Il giorno del ‘ci è permesso di far tutto’ [o quasi]. Alle 18 poi si spengono le luci. ‘ci si vede l’anno prossimo’. Non lo dico mai, ma a me dispiace. Pensavo di darmi malata e starmene a letto. Svegliarmi il 2 e cominciare tutto da capo. Che quest’anno, onestamente, troverei qualsiasi scusa per saltare Ferrara.