DIETRO L'ANGOLO

Post N° 588


[RICCIO il colore del ricordo inganna]Che è facile sbagliare, sai? Se consideri un anno come fossero dodici mesi o trecentosesantacinque giorni. E basta.Bisognerebbe imparare a considerare un anno come si contano le tazzine di caffè prese in un giorno. O i baci dati sulla guancia. Le notti insonne e quelle dove i sogni non dovrebbero finire mai. Come i chilometri percorsi in macchina e gli abbracci. I biglietti timbrati, le firme e gli scontrini strappati. Come si contano i sorrisi e le canzoni passate alla radio. Le litigate, i malintesi o le file in tangenziale.Il 2008, per esempio. Se tu provassi a guardare le cose dal lato semplice, magari, nonostante tutto, diresti che qualsiasi cosa successa è stata una meraviglia.