Nel buio...

5 CONSERVAZIONE


Vista dallo spazio, la Terra è un piccolo pianeta in parte nascosto dalle nuvole della sua sottile atmosfera. Meno di un terzo della sua superficie è costituito da terre emerse. Il nostro pianeta ha una grande varietà di forme di vita, ma è minacciata dal fatto che gli uomini consumano sempre di più le sue risorse. CONSERVARE LA NATURALa protezione della natura e delle risorse che l’ambiente ci offre viene chiamata conservazione, e rappresenta il solo modo che l’uomo ha per porre rimedio al degrado e ai problemi ambientali di cui egli stesso è per buona parte responsabile. Conservare le specie animali e vegetali, e l’ambiente, è importante anche per salvaguardare l’esistenza stessa dell’uomo di oggi e delle generazioni future. La conservazione della natura può avvenire attraverso progetti che interessano solo un territorio molto piccolo: ad esempio, un progetto che riguarda l’introduzione di una specie in un determinato parco naturale. In molti casi, però, dipende da decisioni che vengono prese da uno o più governi, che vengono studiate e trasformate in progetti pratici da organizzazioni nazionali o internazionali in cui collaborano molti specialisti. Come mai? Il fatto è che sempre più spesso un problema ambientale non è affare solo di un paese o di una sua regione, ma mette in gioco paesi diversi. Ad esempio, può darsi che in un paese si decida di proteggere una specie animale a rischio di estinzione, e di vietarne completamente la caccia; ma in un altro paese quell’animale è richiesto perché da esso si ottengono prodotti particolari (ad esempio una medicina tradizionale). Che fare? Ecco il motivo per cui i rappresentanti di molti stati si devono incontrare e prendere decisioni che possano tenere conto delle esigenze di tutti. Questo processo spesso è lungo e pieno di difficoltà, ma in più occasioni ha dato buoni frutti. Ad esempio, ha determinato la creazione della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), un’organizzazione che aggiorna, ogni due o tre anni, una Lista Rossa di specie in pericolo di estinzione. Un altro esempio è la CITES, un accordo internazionale che regola il commercio internazionale di specie animali e vegetali selvatiche. Alcune organizzazioni per la conservazione si occupano in modo specifico della sopravvivenza di specie particolari, come le balene, i delfini, le tartarughe, i panda giganti e le orchidee. Gli studi sulle specie mostrano quali sono le cause che ne hanno determinato il declino.CONSERVARE GLI AMBIENTI NATURALIGli ecologi, cioè coloro che studiano i diversi ambienti naturali, sanno che le piante e gli animali dipendono le une dagli altri – e anche dall’aria, dall’acqua e dal suolo circostanti – per la loro sopravvivenza. Se si abbatte un albero, le altre piante e gli animali che da questo dipendono per la sopravvivenza, muoiono o si spostano. L’ambiente circostante cambierà. Una palude può sembrare piccola, ma può essere un anello vitale nella catena dei terreni umidi che sono utilizzati dagli uccelli e dagli animali migratori. Se la si prosciuga, essi devono spostarsi più lontano per trovare l’acqua.Molte organizzazioni per la conservazione ambientale si impegnano per salvare le aree naturali ancora incontaminate dall’uomo. Molti paesi hanno istituito Parchi nazionali e Riserve naturali. Ma bisogna prendersi cura di queste aree per aiutare le specie viventi che le abitano e per proteggerle dalla caccia illegale o dall’abbattimento degli alberi. Problemi nella conservazione delle aree selvatiche sorgono per il fatto che esse vengono spesso divise in parti troppo piccole per sostenere la presenza di alcune piante e animali.CONSERVARE ATTRAVERSO UNO SVILUPPO SOSTENIBILEEliminare l’inquinamento aiuta la conservazione della natura. Le lontre e i salmoni sono tornati in molti fiumi europei, e gli uccelli rapaci, come le aquile e i nibbi, sono aumentati di numero da quando alcuni veleni sono stati banditi. Ma vanno presi in considerazione anche gli effetti a lungo termine dell’inquinamento: il riscaldamento globale mette a rischio di estinzione molte specie.A tale fenomeno concorrono soprattutto i paesi industrializzati, che attraverso le loro attività immettono nell’atmosfera enormi quantità di anidride carbonica e altri gas responsabili del surriscaldamento dell’atmosfera. Occorre ricordare che questi paesi sono la minoranza rispetto a tutti quelli che sono presenti sul pianeta, eppure usano più risorse e causano più inquinamento della maggior parte dei popoli dei paesi poveri.Per preservare il pianeta abbiamo bisogno di uno sviluppo sostenibile: non possiamo rinunciare al progresso, ma possiamo impegnarci a trovare soluzioni per causare meno problemi all’ambiente. Così oggi si cerca di promuovere l’uso delle fonti rinnovabili di energia, come il vento, l’acqua e il sole. Possiamo anche ottenere nuovi materiali riciclando i rifiuti.CONSERVARE LA STORIAGli edifici storici e le opere d’arte vanno salvaguardati perché ci parlano del nostro passato e sono una componente importante del paesaggio. Un’organizzazione delle Nazioni Unite, chiamata UNESCO, ha stilato una lista di luoghi che sono da coinsiderare come Patrimonio dell’umanità, cioè sono importanti per tutti gli esseri umani. Molti sono siti antichi, come Pompei, il Taj Mahal in India e Machu Picchu in Perù, ma sono tutelati anche paesaggi naturali unici, come la Grande Barriera Corallina dell’Australia e le isole Galápagos nell’Oceano Pacifico.PROSSIMO – 6 - ECOSISTEMA