Nel buio...

8 FONTI DI EGERGIA RINNOVABILI


I pannelli solari sui tetti di alcune case, o i grandi mulini a vento che talvolta si vedono in alcune regioni, riescono a trasformare la luce del Sole e il vento, rispettivamente, in calore ed elettricità. CHE COSA SONO LE ENERGIE RINNOVABILI?La luce del Sole e il vento sono quindi fonti di energia che possiamo usare in molti modi. Anche se le usiamo, però, non si consumano: il Sole continua a irradiare la Terra e il vento a soffiare (di più o di meno a seconda delle zone). Perciò chiamiamo energie rinnovabili quelle che si ricavano da fonti che non si esauriscono. Oltre al Sole e al vento, sono fonti di energia rinnovabile anche le correnti dei fiumi e le maree dei mari, il calore sprigionato dalle viscere della Terra (energia geotermica) e perfino la decomposizione delle sostanze organiche (energia dalle biomasse). Le energie rinnovabili si contrappongono a quelle dette non rinnovabili che otteniamo da petrolio, gas naturale e carbone e che sono le più diffuse. Perciò sono anche chiamate energie alternative. Le fonti di energia rinnovabili sono meno dannose per l’ambiente rispetto a quelle non rinnovabili. Vediamone alcune, le più importanti.L’ENERGIA SOLAREI raggi luminosi del Sole ci trasmettono una piccolissima parte dell’energia che continuamente si produce nel Sole a seguito delle reazioni nucleari che hanno luogo al suo interno.L’energia solare può essere raccolta da strutture piatte dette pannelli solari (sottili lamine di materiali speciali), che la trasformano in calore per il riscaldamento oppure in energia elettrica. In alcune case, li possiamo vedere sul tetto, e forniscono il riscaldamento o l’acqua calda di consumo domestico.L’energia solare si utilizza anche nei forni solari. Questi impianti hanno specchi chiamati eliostati, i quali possono essere orientati in modo che proiettino la luce solare incidente verso una torre centrale nella quale si trova il sistema di riscaldamento. Dato che gli specchi sono tanti, nel forno solare si raggiungono temperature elevatissime, che risultano molto utili, ad esempio, nell’ambito della ricerca scientifica. L’ENERGIA EOLICAL’energia eolica è generata dal vento che, quando muove le pale di un mulino (chiamato aerogeneratore), produce energia elettrica. In zone dove soffia molto vento, si istallano centrali o parchi eolici, con molti aerogeneratori.L’ENERGIA IDRAULICAL’energia idraulica è generata dalla corrente dell’acqua quando, nel suo percorso, deve superare un forte dislivello (come avviene nelle cascate e nelle dighe): la caduta dell’acqua da grande altezza mette in moto una turbina e si produce così energia elettrica. Il 7% dell’elettricità che si produce nel mondo è di tipo idraulico.L’ENERGIA DALLE MAREEIl cambiamento del livello dell’acqua del mare dovuto al fenomeno delle maree si può sfruttare per generare energia elettrica. Per questo motivo si costruiscono centrali mareomotrici, nelle quali nel momento dell’alta marea l’acqua è costretta ad accumularsi. Quando l’acqua ha raggiunto una differenza di livello di più di un metro tra l’interno della centrale e l’esterno, si fa uscire quella accumulata mettendo in moto le grosse turbine che generano la corrente elettrica. L’ENERGIA GEOTERMICAAll’interno della crosta terrestre si raggiungono temperature elevatissime; questo calore può essere utilizzato per pompare acqua, che, quando sale in superficie, calda e con alta pressione, può mettere in moto una turbina e generare elettricità. Si possono anche utilizzare direttamente le grandi riserve di acqua calda e gas che ci sono all’interno della Terra, perforando pozzi per prelevarli o sfruttando i geyser e le fessure della superficie terrestre. Tuttavia, per il momento questo sistema per ricavare elettricità è ancora molto costoso.L’ENERGIA DELLE ONDE MARINEL’energia prodotta dal movimento delle onde è energia meccanica. Si sta studiando un sistema di boe galleggianti che, quando un’onda va a sbattervi contro, si spostano all’indietro e successivamente recuperano la posizione iniziale. A ogni boa è collegato un generatore di elettricità, il quale si attiva col movimento.Questo sistema presenta grosse difficoltà: se le onde non raggiungono una certa ampiezza, le boe non si muovono; al contrario, se le onde sono troppo forti, si possono guastare i meccanismi. L’ENERGIA DELLE BIOMASSESi chiama biomassa la quantità di sostanze organiche presenti in un determinato luogo (per esempio, parliamo di biomassa di un bosco). Sono biomasse anche i rifiuti organici, come lo sterco o le alghe in decomposizione. Quando subiscono processi di putrefazione a opera di funghi e batteri, queste sostanze sprigionano gas che possono essere utilizzati in processi di combustione e liberare energia. L’energia, a sua volta, mette in moto le turbine che generano elettricità.PROSSIMO  - FORESTE