La popolazione è il numero totale di individui della stessa specie in un’area geografica definita. Usiamo la parola popolazione soprattutto riferendola agli esseri umani, ma essa può essere adoperata anche per animali, piante, batteri e altri esseri viventi. Nel caso delle persone, la popolazione può indicare il numero totale di abitanti di un villaggio, di una città, di un paese, di un continente o anche del mondo intero in un determinato periodo.UNA POPOLAZIONE IN AUMENTOOggi la popolazione mondiale supera i 6 miliardi di persone e continua a crescere rapidamente. La popolazione non aumentata in modo uguale attraverso i secoli. Dalla preistoria fino agli inizi dell’Ottocento, la popolazione mondiale aumentò gradualmente fino a raggiungere un miliardo di persone. Cent’anni dopo, era arrivata a 2 miliardi. Meno di cinquant’anni dopo, nel 1960, furono raggiunti i 3 miliardi di individui e nel 1987 si toccarono i 5 miliardi. Infine, nel 1999 la popolazione raggiunse i 6 miliardi di persone.La popolazione mondiale continua a crescere a un ritmo di oltre 90 milioni di persone all’anno, sebbene il tasso di natalità (ovvero il numero di bambini che nascono ogni anno) stia diminuendo. La causa principale di questo eccezionale aumento di popolazione è che il tasso di mortalità (ovvero il numero di persone che muoiono ogni anno) è sceso e le persone, in generale, vivono più a lungo.A partire dal XIX secolo, il tasso di mortalità nei paesi occidentali (Europa e Nord America) iniziò a calare per merito dello sviluppo economico e industriale, che migliorò le condizioni di vita e di salute di ampie fasce della popolazione. Allo stesso tempo, i progressi nell’agricoltura e nei trasporti resero più facile procurarsi il cibo. Dopo la seconda guerra mondiale, i nuovi farmaci, le nuove tecniche mediche, l’aumento dell’istruzione scolastica, l’acqua corrente e le migliori condizioni igieniche hanno ulteriormente ridotto il tasso di mortalità nei paesi sviluppati.Molto diversa è invece la situazione dei paesi poveri o in via di sviluppo, come i paesi dell’Asia, dell’Africa e del Sud America. In quelle aree (che già sono le più popolose al mondo), la crescita troppo rapida della popolazione provoca gravi problemi sociali, poiché le risorse (di cibo, legna, acqua potabile…) non sono sufficienti per tutti. Molti di quei paesi (ad esempio l’India e la Cina) applicano politiche di controllo delle nascite (consentono cioè alle famiglie di avere un solo figlio, al massimo due) per fare aumentare la popolazione più lentamente.LA POPOLAZIONE CHE CRESCE PIÙ VELOCEMENTELa popolazione mondiale smetterà di crescere quando il tasso di natalità e quello di mortalità si eguaglieranno. Oggi il continente in cui la popolazione cresce in modo più rapido è l’Africa, dove si trovano alcuni degli stati con la più alta crescita di popolazione al mondo. Ad esempio, se il Kenya manterrà il tasso di natalità attuale, la sua popolazione aumenterà dai 30 milioni del 2003 a 116 milioni nel 2100.LO STUDIO DELLA POPOLAZIONEConosciamo i cambiamenti che avvengono all’interno della popolazione di un paese grazie ai censimenti nazionali. Questi sono accurati conteggi di tutte le persone che vivono in una certa area geografica, in un dato periodo. Le persone vengono classificate in base all’età, al sesso e ad altre caratteristiche. In Italia il censimento nazionale si tiene ogni 10 anni. Inoltre, le amministrazioni locali registrano costantemente tutte le nascite, le morti, i matrimoni, i divorzi e i trasferimenti della popolazione. Tutti questi dati, nazionali e locali, permettono di studiare i cambiamenti avvenuti nell’intero paese oppure in singole città o regioni.PROSSIMO: 14 - RISCALDAMENTO GLOBALE
13 - POPOLAZIONI
La popolazione è il numero totale di individui della stessa specie in un’area geografica definita. Usiamo la parola popolazione soprattutto riferendola agli esseri umani, ma essa può essere adoperata anche per animali, piante, batteri e altri esseri viventi. Nel caso delle persone, la popolazione può indicare il numero totale di abitanti di un villaggio, di una città, di un paese, di un continente o anche del mondo intero in un determinato periodo.UNA POPOLAZIONE IN AUMENTOOggi la popolazione mondiale supera i 6 miliardi di persone e continua a crescere rapidamente. La popolazione non aumentata in modo uguale attraverso i secoli. Dalla preistoria fino agli inizi dell’Ottocento, la popolazione mondiale aumentò gradualmente fino a raggiungere un miliardo di persone. Cent’anni dopo, era arrivata a 2 miliardi. Meno di cinquant’anni dopo, nel 1960, furono raggiunti i 3 miliardi di individui e nel 1987 si toccarono i 5 miliardi. Infine, nel 1999 la popolazione raggiunse i 6 miliardi di persone.La popolazione mondiale continua a crescere a un ritmo di oltre 90 milioni di persone all’anno, sebbene il tasso di natalità (ovvero il numero di bambini che nascono ogni anno) stia diminuendo. La causa principale di questo eccezionale aumento di popolazione è che il tasso di mortalità (ovvero il numero di persone che muoiono ogni anno) è sceso e le persone, in generale, vivono più a lungo.A partire dal XIX secolo, il tasso di mortalità nei paesi occidentali (Europa e Nord America) iniziò a calare per merito dello sviluppo economico e industriale, che migliorò le condizioni di vita e di salute di ampie fasce della popolazione. Allo stesso tempo, i progressi nell’agricoltura e nei trasporti resero più facile procurarsi il cibo. Dopo la seconda guerra mondiale, i nuovi farmaci, le nuove tecniche mediche, l’aumento dell’istruzione scolastica, l’acqua corrente e le migliori condizioni igieniche hanno ulteriormente ridotto il tasso di mortalità nei paesi sviluppati.Molto diversa è invece la situazione dei paesi poveri o in via di sviluppo, come i paesi dell’Asia, dell’Africa e del Sud America. In quelle aree (che già sono le più popolose al mondo), la crescita troppo rapida della popolazione provoca gravi problemi sociali, poiché le risorse (di cibo, legna, acqua potabile…) non sono sufficienti per tutti. Molti di quei paesi (ad esempio l’India e la Cina) applicano politiche di controllo delle nascite (consentono cioè alle famiglie di avere un solo figlio, al massimo due) per fare aumentare la popolazione più lentamente.LA POPOLAZIONE CHE CRESCE PIÙ VELOCEMENTELa popolazione mondiale smetterà di crescere quando il tasso di natalità e quello di mortalità si eguaglieranno. Oggi il continente in cui la popolazione cresce in modo più rapido è l’Africa, dove si trovano alcuni degli stati con la più alta crescita di popolazione al mondo. Ad esempio, se il Kenya manterrà il tasso di natalità attuale, la sua popolazione aumenterà dai 30 milioni del 2003 a 116 milioni nel 2100.LO STUDIO DELLA POPOLAZIONEConosciamo i cambiamenti che avvengono all’interno della popolazione di un paese grazie ai censimenti nazionali. Questi sono accurati conteggi di tutte le persone che vivono in una certa area geografica, in un dato periodo. Le persone vengono classificate in base all’età, al sesso e ad altre caratteristiche. In Italia il censimento nazionale si tiene ogni 10 anni. Inoltre, le amministrazioni locali registrano costantemente tutte le nascite, le morti, i matrimoni, i divorzi e i trasferimenti della popolazione. Tutti questi dati, nazionali e locali, permettono di studiare i cambiamenti avvenuti nell’intero paese oppure in singole città o regioni.PROSSIMO: 14 - RISCALDAMENTO GLOBALE