Nel buio...

MICHELANGELO MERISI, DETTO IL CARAVAGGIO


(Milano, 29 settembre 1571Porto Ercole, 18 luglio 1610), è stato un pittore italiano. Attivo a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia fra il 1593 e il 1610, fu uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi, dalla fama ancora oggi universale.  
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio nacque a Milano il 29 settembre 1571 dai genitori Fermo Merisi e Lucia Aratori, originari di Caravaggio, un piccolo centro del Bergamasco, dove si erano sposati nel precedente gennaio. Fu battezzato il giorno dopo nella chiesa di Santo Stefano in Brolo, nel quartiere milanese dove alloggiavano le maestranze della Fabbrica del duomo delle quali faceva probabilmente parte anche il padre di Michelangelo, di mestiere mastro muratore.Nel 1576 a causa della peste, la famiglia Merisi lascia Milano e si trasferisce a Caravaggio per sfuggire all'epidemia, ma qui muoiono il padre e i nonni del pittore. Nel 1584 la vedova e i suoi quattro figli tornano a Milano dove il tredicenne Michelangelo viene accolto nella bottega di Simone Peterzano, pittore di successo, tardomanierista di scuola veneta: «il contratto di apprendistato lo firma la madre, il 6 aprile 1584: per poco più di quaranta scudi d'oro. Va dietro il maestro ad affrescare, nella chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, in quella di San Barnaba»  L'apprendistato del giovane pittore si protrasse per circa quattro anni, durante i quali apprese la lezione dei maestri della scuola lombarda e veneta. Giulio Mancini, uno dei suoi biografi, nelle "Considerazioni sulla pittura" del 1621, racconta dell'infanzia di Caravaggio, sottolineando il forte carattere dell'artista già in quei primi anni: «Studiò in fanciullezza per quattro o cinque anni in Milano, con diligenza ancorché di quando in quando, facesse qualche stravaganza causata da quel calore e spirito così grande». Il 6 aprile 1588 scadeva il contratto con il suo maestro; il giovane pittore probabilmente in quegli anni abbandonò Milano per trasferirsi a Venezia, e conoscere da vicino l'opera dei grandi maestri del colore, Giorgione, Tiziano e Tintoretto. In preda alla febbre per infezioni intestinali, dopo quel lungo viaggio, il Caravaggio fu lasciato alle cure della locale Confraternita che il 18 luglio 1610 certificò la morte avvenuta nel loro ospedale. Il giorno successivo, l'artista fu seppellito nella fossa comune del cimitero di S.Sebastiano ricavata nella spiaggia e riservata agli stranieri. Pertanto, morto in ospedale e sepolto nella spiaggia.