Nel buio...

DE CHIRICO GIORGIO


Giorgio De Chirico nasce il 10 luglio del 1888 a Volos, capitale della Tessaglia (Grecia).Il padre era un ingegnere palermitano incaricato di costruire la rete ferroviaria locale e la madre era una nobildonna genovese.Assecondato dal padre nella sua predisposizione alla pittura a 12 anni si iscrive al Politecnico di Atene, dove frequenta per due anni la scuola di disegno e pittura e prende le prime lezioni di disegno dal pittore greco Mavrudis. Le opere di Giorgio De Chirico vengono notate da Pablo Picasso e dal poeta Guillaume Apollinaire e grazie alla loro amicizia entra nella cerchia degli artisti ed intellettuali parigini.Nelle sue opere il pittore supera la concezione estetica dell'arte figurativa, ricercando nuove forme espressive non necessariamente collegate alla congruità degli elementi rappresentati, assembla gli oggetti e li immerge in atmosfere e visioni mentali improbabili.Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, i due fratelli De Chirico rientrano in Italia, ma il pittore continua a mantenere stretti rapporti con l'ambiente parigino ed entra in contatto con il movimento Dada.Ritenuto inadatto per il fronte viene occupato in un lavoro in ospedale, cosa che gli permette di continuare a dipingere ed a frequenta l'ambiente artistico di Ferrara dove conosce Filippo De Pisis e Carrà, ricoverato in un ospedale militare.Nel 1916 , Giorgio De Chirico dipinge i suoi primi "Ettore e Andromaca" e "Le Muse inquietanti" , precisando i canoni della "Pittura Metafisica", teorizzata poi sulla rivista "Valori Plastici".Nel 1918 De Chirico ottiene il trasferimento a Roma dove collabora a "Valori Plastici" ed espone nelle sale del giornale "Epoca" insieme a Prampolini, Carrà e Soffici.Nel 1919 presenta la sua prima mostra personale alla Galleria d'Arte di Anton Giulio Bragaglia, pubblica lo scritto "Noi metafisici", ma nelle sue opere comincia ad affiorare l'interesse per la pittura rinascimentale e barocca. Fra il 1920 ed il 1924 vive tra Roma e Firenze, mentre nella sua pittura si fa sempre più sentire una originale e romantica interpretazione della classicità ed un interesse per la grande tecnica degli antichi maestri rinascimentali. Tornato a Parigi nel 1925 è attaccato dai Surrealisti per la sua nuova pittura, nel 1928, tiene la una personale prima a New York, e poi a Londra. In questi anni, oltre alla pittura, De Chirico si dedica alla scrittura: pubblica il romanzo in francese "Hebdòmeros" nel 1929 e, frequentando il mondo della moglie sposata qualche anno prima, l'attrice russa Raissa Gurievich Kroll, si occupa di scenografie per spettacoli teatrali e balletti. Negli anni '30 Giorgio de Chirico continua a produrre nuove opere, ampliando i temi della sua arte: dipinge quadri il cui temi vanno dall'Archeologia, ai cavalli, ai Gladiatori e vengono esposti nelle più importanti gallerie d'arte sia in Europa che in America. Anche se la migliore produzione di De Chirico è da ricercare nel periodo che va dal 1909 al 1919, il periodo strettamente metafisico, anche gli anni della maturità artistica del pittore sono ricchi di lavori sui temi che gli sono cari. Negli anni '50 e '60 il pittore dipinge, in costante opposizione con le tendenze dell'arte contemporanea, nature morte, paesaggi, ritratti ed interni. Negli ultimi anni della sua vita il pittore si dedica alla litografia di opere importanti quali "I promessi sposi", l"Apocalisse" ed il suo romanzo "Hebdomeros", partecipa a grandi retrospettive in tutto il mondo, persino in Giappone.Il 20 novembre 1978, dopo una lunga malattia, Giorgio De Chirico muore a Roma, nella sua casa a Piazza di Spagna. Le sue spoglie sono conservate nella Chiesa Monumentale di San Francesco a Ripa, a Roma.