il blog di ANZAN

Post


CINA OGGI
UNA “PACATA” RIFLESSIONE Cosa altro dire che non sia già stato detto delle persone che ci governano?Cosa altro obiettare alle loro deprecabili azioni che non sia già stato obiettato?Come altro stigmatizzare se non con 2 SOLE PAROLE il loro operato?FATE SCHIFO!!Ed adesso il motivo per l’asserto appena fatto...Alcuni giorni fa venne annunciata la visita del DALAI LAMA in Italia, e in tanti si misero in moto per accogliere degnamente e con gli onori del caso una personalità che non è solo un uomo di grande dottrina ma soprattutto un uomo di pace che si è fatto da sempre portavoce di una più estesa comprensione tra i popoli e le religioni; per questo motivo ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali il più importante nel 1989 è il premio nobel per la pace.Ricordiamo che se per la sua religione, “Sua Santità Tenzin Ghiatso”, il Dalai Lama, è considerato la XIV reincarnazione del capo spirituale del Buddismo, e quindi, praticamente il successore del Budda, e dunque una sorta di santo vivente. Ma mettendo da parte l’aspetto puramente religioso, il Dalai Lama è il capo di stato, oltre che la guida spirituale del Tibet... e qui casca l’asino!!Nel 1959 il Tibet subì l'inizio dell'occupazione cinese, dopo che cinque anni prima la missione di pace del Dalai Lama in Cina era fallita per l'opposizione di Mao-Tse-Tung.Il Dalai Lama inizialmente si rifiutò di abbandonare il paese in mano al nemico e decise di mettere la propria vita in pericolo per rincuorare i suoi fratelli con la sua presenza, mostrandogli così il suo modo di resistere in maniera non violenta contro gli invasori. Solo successivamente, a causa del completo isolamento internazionale si è convinto a lasciare la città di Lhasa, per rifugiarsi in India, a Dharamsala da dove guida il suo governo in esilio, dopo la sua fuga egli si è rivolto a varie organizzazioni internazionali per denunciare la violazione dei diritti umani da parte dei Cinesi, e alle Nazioni Unite per sostenere la causa del suo paese. Nel 1963 ha presentato una proposta di costituzione democratica per il Tibet, e nel 1987 un Patto di Pace in cinque punti per avviare una soluzione pacifica della situazione, ma la Cina non ha mai risposto alle sue varie proposte.
 
La Cina maoista e post maiosta, la Cina dei massacri comunisti, la Cina delle repressioni studentesche sedate col sangue delle condanne a morte e la carcerazione di migliaia di dissidenti, la Cina chiusa e retrograda che non rispetta i diritti umani, la Cina insensibile a qualsiasi risoluzione internazionale, la Cina che ignora ogni proposta ecologista, La Cina del disagio culturale degli intellettuali... ebbene QUELLA Cina INDEGNA impone a distanza il suo volere ed ingiunge al Governo Italiano di ignorare istituzionalmente il Dalai Lama...
Ed il governo italiano, e quegli stessi uomini che alla precedente visita avevano fatto la fila per essere ricevuti dal Dalai Lama cosa fanno?Si calano le braghe ed accettano il diktat comunista spaventati da possibili ripercussioni economiche legate agli scambi con la Cina!!EBBENE SÌ I NOSTRI GOVERNANTI PREFERISCONO ESSER PRONI E SUBIRE LA SODOMIA IMPOSTAGLI DAGLI INTERESSI COMMERCIALI CON I CINESI CHE ESSER LIBERI ED ACCOGLIERE UN UOMO DI PACE!Nessuna autorità istituzionale e politica dunque ad accogliere all’aeroporto Tenzin Ghiatso  che non terrà alcun discorso in sedi istituzionali...Non voglio dire altro... se anche il Dalai Lama fosse stato il “signor nessuno”, non mi sarei mai aspettato che un paese dichiaratosi libero e civile come l’Italia subisse le vessazioni di un paese barbaro come la cina... sì cina con “c”  minuscola, questo paese non merita tanta considerazione, non da me almeno e farebbero bene a riflettere tutti!Ma dimenticavo di ringraziare per il loro operato i nostri politici governanti, ex leninisti, ex stalinisti, ex maoisti, ex comunisti e poi ex post-comunisti... ed attualmente in una parola sola COGLIONI. Forse qualcuno ha ragione: quella stella sul simbolo della Repubblica Italiana comincia a diventare inquietante...