il blog di ANZAN

Chi ha ucciso l'università italiana?


Il testo della famigerata riforma Moratti è passato con 259 sì. L'opposizione non ha partecipato al voto finale: i deputati dell'Unione non sono entrati in Aula. Nelle dichiarazioni di voto finale, i deputati del centrosinistra hanno rinnovato le loro critiche alla riforma Moratti. Dopo il voto i deputati della Cdl hanno lungamente applaudito. Ecco i punti più importanti, e maggiormente contestati, della riforma, fortemente voluta dal ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, dell'ordinamento giuridico della docenza universitaria.Reclutamento dei professori universitari. Attualmente i concorsi sono banditi dalle Università. Il decreto introduce una idoneità nazionale quale presupposto per la successiva chiamata dei docenti da parte delle università. L'idoneità scientifica nazionale durerà quattro anni (ora le idoneità durano 5 anni). Sono previste riserve per i passaggi di carriera: il 15% di idoneità riservate ai ricercatori con almeno tre anni di insegnamento; il 25% per gli associati con almeno 15 anni di insegnamento che vogliono diventare ordinari. Ricercatori ad esaurimento sino al 2013. Attualmente il corpo docente è formato da professori di prima fascia (ordinari), di seconda fascia (associati) e dai ricercatori. Tutti ruoli a tempo indeterminato a cui si accede per concorso. A queste figure vanno aggiunti i cosiddetti ricercatori precari: chi fa il dottorato di ricerca, chi ha una borsa di post-dottorato, chi è contrattista o assegnista di ricerca. Il decreto introduce un nuovo tipo di ricercatore a tempo determinato, con contratti da 3+3 anni. Due le figure previste: una figura che si dedicherà primariamente alla ricerca (con stipendi commisurati a quelli del ricercatore confermato, compatibilmente con i bilanci delle singole università); un'altra figura che si dedicherà più all'attività didattica (con stipendi stabiliti dalle singole università). I ricercatori attuali, a tempo indeterminato, potranno passare nella fascia degli associati una volta ottenuta l'idoneità nazionale. Oppure verrà loro attribuito il titolo di professore aggregato, destinato anche a chi svolgerà corsi con contratti di insegnamento. I concorsi per la copertura dei posti di ricercatore universitario a tempo indeterminato potranno essere banditi fino al 30 settembre 2013. Sui bilanci delle università peseranno meno i passaggi di carriera (ricercatore-associato, associato-ordinario) rispetto alle nuove assunzioni di ricercatori. La novita: il professore straordinario. Sarà possibile attivare posti di professore straordinario di durata temporanea, sulla base di convenzioni con imprese o enti esterni, a totale carico dei medesimi. Sono anche previste convenzioni di ricerca con imprese o enti esterni, che potranno prevedere compensi aggiuntivi a favore dei professori che vi partecipano.(fonte Repubblica e Corriere della Sera)