Il piede da sempre ha avuto un ruolo primario nell'immaginario erotico feticista.
Pare che nel vicino Oriente le donne usassero portare cavigliere unite tra loro da una corta catenella che inibisse la lunghezza e la libertà dei passi; una citazione letteraria di questa abitudine è in Flaubert( Salambò- Mondadori, Milano, 1998) .
In Cina la chiave dell’estasi erotica è rappresentata dalla passività della donna, simboleggiata dai piedi fasciati. Tradizione durata molti secoli e cessata non per disuso, ma per legge.
Anche in Giappone, nell'ambito di una concezione molto complessa della sfera dell'eros , autori come Tanizaki, Kawabata e Mishima hanno sviluppato e descritto nelle loro opere il feticismo dei piedi.
Qui un brano a titolo d'esempio (J.Tanizaki, I piedi di Fumiko, Marsilio, Venezia, 1995): "A dire il vero, ero pure io in estasi per la bellezza della linea dei piedi nudi di Ofumi. Le gambe snelle e tornite come legno levigato con cura, si assottigliavano progressivamente fino alla caviglia da dove aveva inizio, con una leggera curva, il tenero collo del piede. All'estremità si stendevano ben allineate le cinque dita, che partendo dal mignolo si allungavano gradualmente verso la punta dell'alluce (...) il collo del suo piede era ben in carne e le cinque dita ben accostate come la lettera m e allineate in ordine come una fila di denti." "Dato che il piede era inarcato, si vedevano bene anche le pieghe della soffice carne della pianta. Visti da sotto, i polpastrelli tondi e carnosi delle cinque dita rannicchiate erano ben allineati, quasi muscoli di una conchiglia messi uno accanto all'altro." Lo stesso nome della protagonista, Fumiko, chiamata anche Ofumi, richiama per omofonia il verbo fumu (calpestare).
Nella cultura berbera sono invece note le decorazioni dei piedi con l'hennè: foglie, labirinti di linee concentriche, simboli magici o di iniziazione .
Innanzitutto, la parola feticismo trae origine dal termine feticcio che alcuni derivano dal portoghese feitiço (latino factitius : "artificiale, fittizio").
Talvolta questo gusto sessuale si manifesta in persone che esprimono la propria sessualità nella forma della sottomissione.
Nella storia infatti l'adorazione dei piedi è sempre stata considerata un'umiliazione: nell'antica Roma era infatti compito degli schiavi lavare i piedi delle loro padrone, così come nella storia tra molti popoli i sovrani erano soliti farsi baciare i piedi.
Baciare i piedi è un gesto di sottomissione, un gioco in cui il dominio di una parte sull'altra è desiderato,accettato e condiviso nella massima intimità e nel massimo rispetto reciproco.
Baciare un piede è un modo di mostrare devozione, rispetto e desiderio di eccitazione (e di rinforzare la propria consapevolezza di questo).
Il che spiega perchè il Bdsm abbia assimilato molte pratiche erotiche che hanno i piedi come protagonisti, definendole , al solito, in inglese: feet kissing, feet licking, feet sniffing , feeding from feet ,dirty foot, toesucking, facestanding, feet massage,toejam eating, footjob, Heelpopping, footsmother,Trampling.Alcune anche severe : Tickling, Bastinado. Per gli interessati le spiegazioni sono online. Forse la più curiosa è il Pedal Pumping : una pratica nella quale qualcuno prova piacere ed eccitazione nell'osservare i piedi, spesso nudi, agire sui pedali dell'automobile,( in particolare su quello dell'acceleratore).
Se in oriente il sandalo era simbolo delle divinità femminili della fertilità, in molte culture la scarpa è simbolo degli organi genitali femminili .
Nella società occidentale questa credenza si è evoluta: la scarpa è ora oggetto di richiamo erotico.
Come spiega lo psicologo francese Binet , che trasferisce il termine feticismo in ambito sessuologico nel XIX secolo, l'attrazione sessuale per una parte specifica del corpo finisce per essere trasferita anche sull' oggetto che la rappresenta.
Da qui fiorire di espressioni artistiche altamente evocative, come i disegni di Eric Stanton
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Inviato da: SHAMALA.IX
il 07/05/2010 alle 09:53