Il manager: ''Sempre operato correttamente''.
(ASCA) - Milano, 5 giu - L'ex amministratore delegato di
Unicredit e attuale presidente di Mps, Alessandro Profumo,
sara' processato per dichiarazione fraudolenta dei redditi
aggravata dall'ostacolo alle indagini. Lo ha deciso il gup di
Milano, Laura Marchiondelli, che ha disposto il rinvio a
giudizio per Profumo e per altri 19 manager della banca di
piazza Cordusio. Per tutti, il processo prendera' il via il
prossimo 1 ottobre davanti ai giudici della seconda sezione
penale del Tribunale di Milano.
Secondo l'ipotesi accusatoria formulata dal procuratore
aggiunto, Alfredo Robledo, Profumo insieme agli altri 19
manager di Unicredit si sarebbe reso protagonista di una maxi
frode fiscale del valore di 245 milioni di euro. In
particolare, gli indagati avrebbero 'travestito' gli utili in
dividendi, beneficiando cosi' di un'imposizione fiscale piu'
leggera.
Il magistrato milanese accusa insomma gli indagati di
''avere, con piu' azioni esecutive del medesimo disegno
criminoso, in concorso e previo accordo tra loro, nelle
rispettive qualita' sottoindicate, al fine di evadere le
imposte sui redditi e cagionando un danno patrimoniale di
rilevante gravita', costruito una struttura complessa e
artificiosa, predeterminata in ogni sua articolazione, cosi'
da non comportare alcun rischio economico o finanziario,
unicamente volta a generare, sotto il profilo della
rappresentazione contabile, proventi nella forma di
interessi, che artatamente invece prospettavano dividendi ai
fini della imponibilita' fiscale, prevista solo nella misura
del 5% del loro ammontare lordo''. Il management di
Unicredit, come scrive Robledo nell'avviso di chiusura
indagini, avrebbe dunque ''falsamente rappresentato nelle
scritture contabili dapprima e nelle dichiarazioni dei
redditi poi, in conseguenza, la natura fiscale dei proventi
conseguiti da Unicredit Corporate Banking Spa, Unicredit
Banca Spa, Unicredit Banca di Roma Spa qualificandoli come
dividendi invece che come interessi attivi, cosi' conseguendo
un'indebita esclusione dal reddito imponibile di una quota
pari al 95% di tali proventi''.
Per farlo, Profumo e gli altri indagati avrebbero, sempre
secondo l'ipotesi accusatoria, ''adoperato mezzi fraudolenti
idonei a ostacolare il relativo accertamento, valendosi di
societa' e trust appositamente costituiti all'estero,
fiscalmente residenti in Regno Unito e in Lussemburgo,
attraverso cui venivano emessi, esclusivamente al fine di
realizzare gli accordi fraudolenti fra le parti, titoli di
capitale in concreto non negoziabili al di fuori di tale loro
specifico rapporto, oltre che privi della componente di
rischio tipica degli strumenti azionari, poiche' le parti
coinvolte nell'operazione conoscevano 'ab origine'
l'ammontare dei proventi che l'emittente avrebbe conseguito e
distribuito formalmente a titolo di dividendo''.
E ancora, la procura di Milano contesta agli indagati di
aver ''artatamente modificato la natura fiscale
dell'operazione con l'effetto di dissimulare la
qualificazione fiscale dei relativi proventi da interessi
attivi su finanziamenti, interamente imponibili, a dividendi,
esclusi dal reddito imponibile nella misura del 95%''. Tutte
operazioni che secondo il rappresentante della pubblica
accusa non avevano ''alcuna autonoma valenza economica'' ma
servivano ''esclusivamente all'ottenimento di un illecito
vantaggio fiscale''.
Profumo: ''Ho sempre operato correttamente. Fiducia in
giudizio''.
''Capisco che il Giudice per l'Udienza Preliminare non e' il
Giudice del merito e quindi aspetto fiducioso ed impaziente
il giudizio pubblico, certo come sono della correttezza di
ogni mio operato e che non potra' quindi che essere
riconosciuto come tale''. Lo afferma Alessandro Profumo,
presidente di Mps, a proposito del rinvio a giudizio deciso
oggi dal Gup di Milano per l'operazione 'Broncos' fatta da
Unicredit quando il manager era Ad di Piazza Cordusio. ''In
questo modo - aggiunge Profumo, oggi presidente di Mps - si
porra' anche fine al danno di reputazione che sto di fatto,
inevitabilmente, pur ingiustamente, subendo''.