A me stesso

Il viaggio


  Vecchie fotografie in bianco e nero rievocano il viaggio, il tempo è spietato consuma tutto, le ha sbiadite ingiallite ma sono rimasti  nitidi colorati i ricordi Quanto tempo è trascorso, sembrava tutto infinito  tutto lontano, il tempo era lento quasi dispettoso con me, allora volevo correre poi è volato,   giorni mesi stagioni anni  una vita intera,  ora tutto è compresso, tutto sembra  ieri Tanti   hanno risolto il problema della fine,  mi hanno abbandonato, mi sono mancati lasciandomi   vuoto dentro e una dura corazza  fuori, sembrava impossibile sorridere ancora, invece ho sorriso Quanti bivi mi hanno diviso da grandi sogni, sembrava assurdo  vivere ancora, invece sono qui con tante cicatrici e aspirazioni che non vogliono morire Faticose salite, tante cadute ho barcollato ma non mi hanno piegato sono ripartito, so bene ogni giorno il traguardo è più vicino,  conosco  bene l’arrivo anche se fingo di ignorarlo Meglio non sapere  quanta strada mi riserva il destino,  ho una certezza per essere pronti non bisogna avere  rimpianti rimorsi La natura ci prepara alla fatica di nascere, ai grandi dolori, alle emozioni forti, alla grande avventura della vita, sono sicuro sarà facile anche chiudere il viaggio,   quel giorno sarò  certamente annoiato avrò vissuto troppo e  curioso di  volare libero nell’aria per iniziare nuove avventure