Apro gli occhi e fisso il soffitto bianco, la stanza è accongliente, sento la pioggia battere contro ai vetri della finestra, sarà lunga oggi, penso ancora stordito dal sonno, cerco di stiracchiarmi ma il letto è un po' corto per me, mi giro verso la finestra e guardo l'acqua scivolare lungo il vetro, sospiro, nel frattempo rinviene anche il mio socio, non è bello trovarselo nel letto accanto appena svegli, una figliola, anche col rigor mortis sarebbe stata meglio, ma mi devo accontentare.A fatico ripreparo zaino e borsa, capatina in bagno e giù a fare colazione, compilo il diario dei visitatori, come nei rifugi alpini e mi metto a mangiare, arriva Luca che assomiglia sempre ad uno zombie, mangiamo, Kat è in cucina che spaella per noi, a fine "full british breakfast", Luca si rotola fuori a fumare (guarda che novità), io chiacchero come posso con Kat, che sembra un po' intimidita, soprattutto quando c'è il mio socio che la guarda di storto (non è cattivo, è nato triste e tutti pensano che sia un serial killer, invece è solo cronicamente incazzato col mondo).Mi racconta che a tempo perso dipinge e ama passeggiare sotto alla pioggia, io non più tanto dopo meno di una settimana in Gran Bretagna, però mi adeguo, mollerei tutto per stare con lei a parlare dei suoi dipinti, ha una cucina a legna e gas tutta in ceramica, che ha dipinto con scene di caccia, le pareti in legno, danno un calore alla stanza, il bacon che sfrigola, i pomodori verdi fritti appena messi nel piatto, mi sembra di essere in un film, fuori vento, pioggia e Luca che fuma, mi metterei a dipingere con lei, ma mi tocca il frankenstein delle camminate, infilo a mailicuore gli scarponi, sono freddi e umidi, tristezza!Prima di partire, mentre il socio finisce di fare qualchecosa, chiedo a Kat se posso fare delle fotografie al suo giardino ed ecco il risultato.
Da Brampton a Carlisle
Apro gli occhi e fisso il soffitto bianco, la stanza è accongliente, sento la pioggia battere contro ai vetri della finestra, sarà lunga oggi, penso ancora stordito dal sonno, cerco di stiracchiarmi ma il letto è un po' corto per me, mi giro verso la finestra e guardo l'acqua scivolare lungo il vetro, sospiro, nel frattempo rinviene anche il mio socio, non è bello trovarselo nel letto accanto appena svegli, una figliola, anche col rigor mortis sarebbe stata meglio, ma mi devo accontentare.A fatico ripreparo zaino e borsa, capatina in bagno e giù a fare colazione, compilo il diario dei visitatori, come nei rifugi alpini e mi metto a mangiare, arriva Luca che assomiglia sempre ad uno zombie, mangiamo, Kat è in cucina che spaella per noi, a fine "full british breakfast", Luca si rotola fuori a fumare (guarda che novità), io chiacchero come posso con Kat, che sembra un po' intimidita, soprattutto quando c'è il mio socio che la guarda di storto (non è cattivo, è nato triste e tutti pensano che sia un serial killer, invece è solo cronicamente incazzato col mondo).Mi racconta che a tempo perso dipinge e ama passeggiare sotto alla pioggia, io non più tanto dopo meno di una settimana in Gran Bretagna, però mi adeguo, mollerei tutto per stare con lei a parlare dei suoi dipinti, ha una cucina a legna e gas tutta in ceramica, che ha dipinto con scene di caccia, le pareti in legno, danno un calore alla stanza, il bacon che sfrigola, i pomodori verdi fritti appena messi nel piatto, mi sembra di essere in un film, fuori vento, pioggia e Luca che fuma, mi metterei a dipingere con lei, ma mi tocca il frankenstein delle camminate, infilo a mailicuore gli scarponi, sono freddi e umidi, tristezza!Prima di partire, mentre il socio finisce di fare qualchecosa, chiedo a Kat se posso fare delle fotografie al suo giardino ed ecco il risultato.