Cronache

Le mirabolanti avventure di Paolo Uccello: capitolo 2


Come hai intenzione di procedere? Questa domanda mi opprime dal 61 marzo 12, alle ore 33, cioè il momento in cui decisi di aprire il mio blog. Come hai intenzione di procedere? Me lo domandò la mamma, il babbo, il chierico vagante travestito da sacerdote, il fontanone battesimale dove venni asperso, me lo domandò Achille, il mio amico immaginario, la maestra Gianluca, il datore di lavoro, e, dopo aver fumato un paio di tiri di quello buono, me lo domandarono insistentemente anche i miei occhiali da presbite. A tutti risposi nel medesimo modo: non lo so. Se mi capiterà ancora di scrivere, allora salterò di palo in frasca, andrò per camporelle, non esisterò più (come le mezze stagioni) oppure esiterò, d'accordo, ma fittizio. D'altra parte qui gatta cicoria, diceva l'erbaiolo. Per intanto, a maggior agio del lettore, ecco di seguito pubblicata la mia genealogia, affinché si sappia con chi avete a che fare, maladetti.BuonDio generò Pinocchio e Cenerella, Pinocchio e Cenerella generò di amore incestuoso lo mago Bondi, lo mago Bondi, diventato cieco per le pratiche autoerotiche, generò Chitaiuti, Chitaiuti generò 'Ndolometto, 'Ndolometto generò Berluskaiser, Berluskaiser si guardò allo specchio e decise di porre fine alla discendenza, ma una notte che le cronache riferiscono orribile per le condizioni meteo venne preso a viva forza da Storabatrace e generò Mussola di Forte Alito, Mussola di Forte Alito generò Megliofasci, Megliofasci generò Chefroci, Chefroci generò Plagio, Plagio di carattere iracondo generò lo PapaRatzi, lo PapaRatzi sospese per cinque generazioni la fecondazione assistita e la copula e la crapula finché dal suo testicolo destro non si generò per autocombustione il modesto Socci, il modesto Socci ingravidò la Pivetta dalla quale nacque prima un sorcio e in seconda battuta quel vecchio pervertito de TuSorella, TuSorella generò Prodi, Prodi generò una torma di nanetti neoliberisti, uno di questi, Francesco, mio padre, finalmente mi generò con la sartina della porta accanto e dopo quindici lustri di gestazione in cui ne accaddero di tutti i colori (cito alla rinfusa: un guaio giudiziario, un litigio in famiglia, un morto che parla, un lupus in fabula, un pezzo da novanta: la paura, una notte sull'altipiano, un anno in guardina, un libro mai dato alle stampe) eccomi io, il bisunto del Signore, io, padrone della lingua e dei concetti, io io io, altissimo e potente: onnipotente, e adesso ascoltate: devo andare a pisciare.