Se passerai di qui

Post N° 11


Quest'oggi mentre leggevo l'ultimo post della mia ciccina "sweet.81" mi sono ritrovata a riflettere  sui rapporti. Da cosa sono mossi i rapporti??? Dagli interessi??? Dalla generosità??? Dalla compassione??? Chiarisco che io per compassione non intendo pietà, questo perchè qualche anno fa mentre leggevo "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera, egli spiegava con  molta enfasi che la compassione non è altro che un sentimento che può essere letto come " con-passione". Credo che questo concetto sia da tenere in considerazione, perchè l'essere compianti, sta solo a significare che qualcuno soffre insieme a noi per il nostro dolore. La semantica di questa parola è così affascinante... Ma torniamo a noi. I rapporti. Se volessimo essere cinici, cosa che spesso e volentieri mi ritrovo ad essere, analizzeremmo i rapporti come uno scambio, un baratto, tu dai una cosa a me ed io do una cosa a te, e forse è realmente così, ma nell'amore la mia speranza è ancora viva. Io credo che l'amore sia costituito da due persone, che sono tra di loro reciproche e complementari. La reciprocità sta nel sentire un egual sentimento, la stessa propensione, la stessa apertura, lo stesso trasporto nei confronti dell'altro. La complementarietà, invece, sta nell'essere l'uno parte dell'altra. E' dal simposio di Platone, la cui filosofia vive tutt'oggi, che abbiamo la convinzione che esista l'altra metà della mela, quella che appunto ci rende completi, di conseguenza complementari all'altro. Beh non so se vi sia mai capitato di avere realizzato ad un certo punto della vita di coppia, che non si hanno più delle idee proprie, ma che queste stesse idee sono frutto di due menti messe insieme, la vostra e quella del vostro/a compagno/a. Quando si realizza ciò, si comprende la propria incompletezza e l'innata esigenza che solo un altro essere, messo accanto a noi, definisca la nostra personalità arricchendola con la sua...