Se passerai di qui

La mia Napoli


Napoli, la città fondata dai Greci, rinata sotto il dominio dei Romani, degli Angioini e degli Aragonesi poi, quella stessa Napoli raffigurata nelle cartoline, quella tanto amata da Leopardi, enfatizzata da Totò, musa ispiratrice delle commedie di De Filippo, filosofeggiata da Vico, della magnificenza di questa “polis” cosa resta oggi? Continue problematiche vengono fuori ogni giorno, offuscando la storia, la cultura e la tradizione che, nei secoli, si è consolidata. La malavita napoletana la infetta. L’immondizia la sporca. La mala amministrazione la deruba. La disoccupazione la impoverisce. L’inciviltà la deturpa. Lo smog la inquina. Oggi questa città vive di dolori, di distrazioni, di omertà, di droga e di gente che passa e guarda senza curarsi. Un grido di dolore si ode ogni qualvolta viene ferita sprezzantemente nell’orgoglio. Oggi è corrotta da un sistema che mira ad annientarla, che la priva della sua linfa vitale e noi? Noi restiamo a guardarla soccombere senza muovere un dito.