Se passerai di qui

Pezzi di me…


Cosa mi succede? Verso lacrime che assomigliano a pugnali immersi nell’alcool che si conficcano nella carne, squarciandola. Insoddisfazione, frustrazione, solitudine, angoscia. Tutto ciò anima il mio spirito. Queste ombre si sono ancorate alla mia anima dilaniandola. Ad ogni ferita sento il sangue colare, forti emorragie dentro di me infettano gli organi sani. Come uscirne proprio non saprei… E’ come se la mia più cara amica, la notte,avesse preso il sopravvento sul mio corpo, facendolo barcollare nel buio più totale. E’ come se il vento suo alleato, con un solo soffio avesse spento in un istante tutte le candele accese nella mia vita. E la pioggia si fosse accanita, riversando, su di me, acqua arretrata di anni, maleodorante e putrida. Sento la solitudine attanagliarsi a me. Come una pellicola, aderirmi perfettamente. Le unghie non riescono a grattarla via, ed io me ne resto in silenzio, dolorante, infreddolita, senza speranze a guardarmi in terza persona precipitare nel baratro. Vuoti infiniti, abissi senza fondo, dove tutto ciò che sprofonda lì vi rimane perso per sempre. Non serve aggrapparsi alle pareti. Non serve gridare con tutto il fiato che si ha in gola. Non serve piangere fino alla disperazione. Non serve cercare una mano pronta ad aiutarmi. Nulla servirebbe. E allora mi lascio cadere, senza muovere alcuna resistenza. Mi abbandono completamente tra le braccia dei miei più acerrimi nemici. Nulla posso. Nulla voglio. Nulla spero.Ma se porgo l’orecchio posso udire un leggero sussurro che parte dal centro di me. Un grido soffocato. Una voce spenta tra le mura del mio cuore. Forse dovrei ascoltare. Cercare di capire cosa cerca di dirmi, ma proprio non riesco a darle libero sfogo. Ogni suo  mesto strepitio è un livido che emerge sulla mia pelle. Il cuore accelera i suoi battiti. Il silenzio tutto intorno. Il nulla. Ho paura!