Se passerai di qui

Post N° 87


Durante l'ultimo anno del liceo, mi toccò un professore di filosofia, alle prime armi, quindi pieno di passione e di amore verso ciò che spiegava... Ricordo sempre con gioia i nostri lunghi dialoghi filosofici durante le lezioni, nelle quali la classe intera si estraniava e sembravamo esistere solo io e lui... due esseri che interloquivano sull'esistenza umana... Tante volte ho sperato di incontrarlo all'università, giusto per un saluto e la soddisfazione di dirgli implicitamente "Ce l'ho fatta! Sono arrivata fin qui!!!". Ciò che realmente devo a questo docente, a quest'uomo, a questo essere, del quale non ricordo nè il cognome, nè tanto meno il nome, è la conoscenza di un autore. Mi spiego meglio.Prima delle vacanze natalizie dell'ultimo anno scolastico, ci consigliò di leggere un libro che poi avremmo commentato, al rientro, in classe. Il libro in questione è " L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL'ESSERE". Non dovetti comprarlo perchè faceva già parte della biblioteca di casa. Tempo due giorni e l'avevo divorato, ero affamata di ogni parola, di ogni pagina di Kundera, così a libro finito con una matita sottolineai tutte le frasi, le parole, i concetti che più mi avevano colpito. Per molti, forse, sarà inconcepibile, ma quel libro è per me come un vaso di Pandora ricolmo, però, di essenze positive... ogni qualvolta io lo apra mi riempio di forti emozioni e di sensazioni che vanno oltre il pensabile. Ha su di me un effetto incredibilmente introspettivo, mi aiuta a guardare la vita con occhi pieni di amore, con sentimenti genuini." LA STORIA E' LEGGERA AL PARI DELLE SINGOLE VITE UMANE, INSOSTENIBILMENTE LEGGERA, LEGGERA COME UNA PIUMA, COME LA POLVERE CHE TURBINA NELL'ARIA, COME QUALCOSA CHE DOMANI NON CI SARA' PIU' "