L'Appunto

C'era una volta una carta chiamata costituzione


Vi ricordate tanti anni fa, all'incirca nel 1947, quando un gruppo di persone (ora va di moda definirli "Bolsevichi"), si riunirono in una grande sala, dopo essere stati eletti, chi di chiara ideologia comunista, chi socialista, chi repubblichibo, chi cattolico e chi piccolissimamente destrorso, per stilare e firmare la Costituzione della Repubblica Italiana. Noi, piccolo staterello al centro del Mediterraneo, importantissimo in chiave commerciale e oggi, purtroppo, deriso da ogni parte del mondo per via della nostra (tutta) politica-malaffare. Vi ricordate la costituzione no? Ce l'hanno fatta studiare alle medie no? O anche alle superiori! Bene... Anzi, male...Se seguiste i fatti di tutti i giorni (purtroppo in Italia l'informazione è quella che è!), si nota come un piccolo imprenditore sia andato chiaramente contro ad essa e contro al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, creando uno scandalo istituzionale che non s'era mai visto. Ora, riflettendo un pochetto...Negli altri paesi del mondo non s'è mai visto un fatto del genere, o se si è visto, la conseguenza erano le dimissioni da li a poco del malfattore...Perchè in Italia chi commette delle minchiate scala gradini e chi si dà da fare lo prende sempre in quel posto? è mai possibile che l'Italiano si debba far riconoscere in ogni dove per le grandissime cavolate di un nanetto qualsiasi? Perfavore Italiani, cerchiamo di essere seri...La più logica conseguenza a questi gesti sono le dimissioni, non una disegno di legge...E poi su che cosa? Un disegno di legge su una persone, in coma da 17 anni e tenuta in vita da un sondino? Un disegno di legge sotto dettatura del Vaticano, uno stato estero? Riflettete cari italiani..é più giusto che le leggi le faccia lo stato italiano (LAICO PER COSTITUZIONE) o uno stato estero? Alessandro Prati