Sconfinando l’infinito, Sei tu che fai sera in una carezza, nell’ombra di un tuo sguardo, dietro una porta socchiusa, Vestita solo di bianche tulle setose. coprendo brividi indomabili del tuo corpo che odora di attesa, accendi la notte di giochi, e noi liberi senza regole su di noi, fin a sentirci fondere nel buio, con le nostre labbra bagnate, di calda intima purezza, Tocchi silenti cullano i nostri corpi, sconfinando l’infinito, in una pioggia d’estasi, abbracciati tra le porte del Paradiso. (Luigi De Simone)