COME UN'AQUILA
Il volo della mente: incessante, instancabile, senza meta e senza confini, senza vertigini, e maestoso come un'aquila eterna. Jim Morrison
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Prendo spunto da un post letto in un blog e lo collego ai modi di pensare letto altrove.
Ognuno ha il proprio modo di pensare e pure il punto di vista differente, modo d’interpretare ciò che legge, spesso condizionato da pregiudizi a volte la comunicazione appare inequivocabile, a volte equivocabile a seconda del punto di vista la si guardi, nel web il fraintendimento è sempre in agguato per questo bisognerebbe esprimersi con chiarezza, si possono inviare per esempio sfanculi indiretti, che il ricevente o lettore potrebbe prendere sul personale e non gradire, oppure dello stupido a qualcuno con un giro di parole, senza dirgli direttamente che è stupido ma il senso alla fine è lo stesso, a volte per esempio per chi legge è difficile vedere una buona fede dietro ad un consiglio sulla salute, può darsi che la buona fede ci sia, oppure sembri un malaugurio di iettatura, dipende dal rapporto che c’è tra chi scrive il messaggio e il ricevente o chi si trova a leggere. Se per dire a darmi certi consigli sulla salute durante uno sproloquio fosse qualcuno a cui sto palesemente sulle palle ( reciprocamente) mi suonerebbe come un augurio minaccioso. Se fosse un’amica sarebbe differente in base al tono del discorso anche se magari non concordassi affatto. Ad esempio se tutti danno contro ad una madre che ha abbandonato il bimbo in auto causandone la morte e considerandola madre disgraziata da fucilare all’istante mentre io invece di sparar giudizi e sentenze provo a mettermi nei panni terribili di quella mamma e il senso di colpa che può aver provato, il rimorso e la pena che si porterà per sempre dicendo ”bisognerebbe essere nei suoi panni e provare a perdere un figlio invece di giudicare puntando il dito” qualcuno s’incazza pensando che ho augurato a questa madre la morte di suo figlio e guarda caso questa madre ha proprio un figlio con problemi di salute e qui si spiega l’attacco di ira, perché tocchi un punto dolente. Ok ma io mica ho augurato gli venisse un accidente al figlio o si dimenticasse il figlio in auto e poi la tipa manco la conosco.
Però purtroppo buona fede o no ciò che si scrive resta, tranne se si cancella o si vien bannati ….ma il dubbio resta, non sempre spiegazioni e chiarimenti successivi riescono a sciogliere i dubbi. Ecco perché bisognerebbe non solo leggere e ri-leggere ma anche pensare e ri-pensare a ciò che scriviamo in rete, ne val la pena? Perché dopo il click dell’invio non sempre è possibile corregge il tiro dopo un ri-pensamento, ecco io ad esempio se avessi ri-pensato a quanto ho scritto finora non avrei pubblicato. Avevo voglia di dir la mia su un argomento conflittuale, volevo scrivere un commento diverso da questo ma ci ho ri-pensato e deciso di scrivere qui nel mio blog ma non vuol essere un post polemico solo il frutto di un’osservazione su certe dinamiche che si ripetono ciclicamente e non cambiano, rendendo spesso tossico l’ambiente.
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Andrea Ballarini
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Il cialtrone è parte della nostra vita.Sia che vogliamo difendercene, sia che vogliamo andare ad ingrossare le fila del suo esercito, non possiamo prescindere dalla sua conoscenza.
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