Riflessi dell'anima

Post N° 34


Shaddai, Dio della montagna,che fai della nostra fragile vitala rupe della tua dimora, conduci la nostra mente a percuotere la roccia del deserto, perché scaturisca acqua alla nostra sete. La povertà del nostro sentireci copra come mantonel buio della notte e apra il cuore ad attenderel’ eco del Silenzio finché l’alba, avvolgendoci della luce del nuovo mattino, ci porti, con le ceneri consumate del fuoco dei pastori dell’Assolutoche hanno per noi vegliato accanto al divino Maestro,il sapore della santa memoria. Anonimo