ROMA (Reuters) - Il progetto di legge di Idv e Pd per rendere più severo il contrasto al falso il bilancio è stato bruscamente frenato oggi in commissione Giustizia della Camera, dopo che Pdl, Udc e Fli hanno votato un emendamento che azzera una parte importante del progetto, con il parere favorevole del governo, rappresentato dal sottosegretario alla Giustizia, Salvatore Mazzamuto poi smentito dallo stesso ministro Paola Severino.
L'emendamento, presentato dal deputato Pdl Manlio Contento, modifica l'articolo 2621 del codice civile - a sua volta cambiato nel 2005 dal governo Berlusconi - soltanto nella parte riguardante la pena per false comunicazioni sociali, che dall'"arresto fino a due anni" diventerebbe "reclusione fino a tre anni".
Troppo poco per il centrosinistra che intende modificare l'intero impianto del contrasto al falso in bilancio, trasformandolo da reato di danno in un più grave reato di pericolo.
In particolare l'emendamento non solo riduce di due anni la pena massima per false comunicazioni sociali prevista dalla proposta di legge - Idv e Pd chiedevano cinque anni -, ma conserva nell'attuale normativa tutta una serie di eccezioni alla punibilit che il centrosinistra voleva cancellare e che hanno contribuito ad affibiare alla normativa del governo Berlusconi l'etichetta di "depenalizzazione del falso in bilancio".
La legge in vigore infatti precisa che amministratori, dirigenti contabili, sindaci e liquidatori incorrono soltanto in sanzioni amministrative, se la falsit o le omissioni "non alterano in modo sensibile" il quadro finanziario e patrimoniale della societ o del gruppo a cui appartiene e se, per effetto del falso, la variazione del risultato economico di esercizio, al lordo delle imposte, non è superiore al 5% e la variazione del patrimonio nette non supera l'1%.
Tutta questa parte per effetto dell'emendamento Contento di oggi rimarrebbe in piedi.
Ma il condizionale è d'obbligo, perché dopo il voto, è arrivata la polemica politica e i distinguo, persino quello a distanza del ministro Severino, che si trova a New York in un tour tra investitori internazionali e Onu.
L'Udc si è difesa dicendo di avere seguito le istruzioni del governo. Il Fli ha detto di essere caduto in errore e che cercher una correzione di rotta in aula, dove il provvedimento dovrebbe approdare da fine maggio.
E il governo? La Severino affida ad un comunicato una mezza smentita del suo sottosegretario, dicendo che sull'emendamento Contento "ha fornito un parere favorevole solo al limite massimo di pena e dunque contrario quanto alla restante parte dell'emendamento".
"Se errore c'è stato, nel senso che il sottosegretario Mazzamuto non ha letto per intero la scheda fornitagli, si porr rimedio in aula", conclude la nota della Severino.
C'è una notevole tensione, e anche un po' di confusione, alla Camera sulla giustizia, un terreno di duro scontro sotto i governi di Berlusconi tra le forze, Pdl e Pd, che ora insieme sostengono il tecnico Mario Monti.
Non si sottrae a questo clima neppure l'iter in commissione del ddl sul contrasto alla corruzione, dove si procede al rallentatore per una selva di emendamenti del centrodestra. Ma su questo tema la Severino ha assicurato che "vuole andare sino in fondo".
(Roberto Landucci)
- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
Condividi e segnala 
