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Una richiesta urgente – all’attenzione dell’ Onorevole Sottosegretario Carlo Giovanardi e del Dottor Giovanni Serpelloni

Post n°40 pubblicato il 01 Maggio 2011 da dinaforever

 

Gentili signori,

considerato che:

la tossicodipendenza da alcol, detta anche alcolismo, uccide 20.000 persone ogni anno, in media, in Italia (dati dell’ aprile 2011, Osservatorio Nazionale Alcol - CNESPS dell’Istituto Superiore di Sanità con la collaborazione di SIA, AICAT ed Eurocare e con il supporto del Ministero della Salute);

la tossicodipendenza da tabacco, detta anche tabagismo o nicotinomania, uccide tra le 70.000 e le 83.000 persone ogni anno, in media, in Italia (dati del Ministero della Salute, Italia);

la tossicodipendenza da canapa, detta anche cannabismo, oltre a essere controversa nella sua stessa esistenza, non ha mai ucciso nessuno.

Inoltre, considerato che:              

“In Italia il 30% dei decessi per incidenti stradali e il 50% degli incidenti non mortali, secondo i dati della Commissione Europea e le elaborazioni dell'Istituto Superiore di Sanita', hanno una correlazione con l'uso di alcol. Inoltre: piu' di 1 incidente su 4 in Europa e' causato dall'uso di alcol alla guida (circa 10.000 ogni anno). Oltre 1 decesso su 4 in Europa registrato tra i ragazzi e 1 su 10 tra le ragazze e' causato dall'alcol.
L'alcol rappresenta la prima causa di morte tra i giovani di eta' compresa tra i 15 e i 29 anni”;

tale correlazione non è dimostrabile per quanto riguarda i cannabinoidi, dato che i test rilevano un uso antecedente al controllo, di più giorni e settimane;

si invita il Dipartimento Politiche Antidroga, che tanto ha a cuore la salute dei ragazzi e la sicurezza stradale, e tanto fa per impedire  che “persone, sicuramente non malate, possano produrre a scopi voluttuari e per puro divertimento (oltre che per proprio profitto) piante non controllate, coltivate e utilizzate non per scopi medici “ (risposta del dottor Giovanni Serpelloni ad Andrea Trisciuoglio), a considerare seriamente la proibizione assoluta della coltivazione di vite ( e di ogni altra pianta dalla quale sia possibile ottenere l’etanolo, come orzo, grano, patate ecc. ) e tabacco, così come avviene per la canapa. Grazie per l’attenzione

Claudia Sterzi, segretaria della Associazione Radicale Antiproibizionisti

               

 

 

 
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Commenti al Post:
sottoilsegnodileo
sottoilsegnodileo il 02/05/11 alle 05:48 via WEB
SARO' CATTIVO, MA L' ALCOOL E IL TABACCO E LE SLOT MACHINE SONO CONTROLLATI DALLO STATO, AL CONTRARIO DELLE DROGHE E CHE DA ESSI TRAE DEI PROFITTI. ettore
(Rispondi)
 
zanigio2
zanigio2 il 02/05/11 alle 22:00 via WEB
La Marijuana consta di oltre 360 sostanze chimiche differenti. Fino ad ora si conoscono dettagliatamente gli effetti solo di un numero ridottissimo di queste ultime. La più importante delle sostanze stupefacenti è il Tetraidrocannabinolo. Il THC viene immagazzinato nel tessuto adiposo e pertanto resta molto più a lungo all’interno del corpo umano rispetto, ad esempio, all’alcool. Serve un’intera settimana per eliminare la metà del THC contenuto in un’unica sigaretta di Hashish. La completa distruzione di questa sostanza nociva avviene dopo circa un mese. Questo significa che anche i consumatori del "week-end" non sono mai completamente "puliti".
(Rispondi)
 
zanigio2
zanigio2 il 02/05/11 alle 22:02 via WEB
Il cervello dei fumatori di droghe leggere e’ stato piu’ volte scansionato, dai risultati e’ emerso che nell’ippocampo e nell’amigdala dei non fumatori, c’e’ maggiore “materia grigia” rispetto che nei fumatori; questa che cosi’ proposta pare una bufala e’ invece una certezza, emersa dai risultati della ricerca curata dagi Archivi di Psichiatria Generale dell’American Medica Association. Se l’amigdala e’ ridotta ci saranno problemi relativamente alla capacita’ di controllare la paura e l’agressivita’, mentre se l’ippocampo e’ troppo piccolo a farsi sentire saranno i problemi della memoria; cinque sigarette, fumate per una media di 20 anni, ogni giorno, fanno del cervello un “budino molle”. Nel test base per verificare le capacita’ mnemoniche e di associazione di parlo di un fumatore di cannabis, i risultati del fumatore sono curiosi: i punteggi dei fumatori sono molto inferiori ai punteggi dei non fumatori, anche con sole 15 parole; chi fuma erba, inoltre, e’ soggetto a crisi psicotiche, da segno di disordini mentali, e di instabilita’ mentale, anche se non sono cosi’ determinanti da poter essere inseriti in un quadro di patologia chiaro. Questi risultati dimostrano che la cannabis non ha affatto effetti solo temporanei sul cervello, ma potenzialmente lo modifica in maniera permanente, specie in fatto di sintomi psichiatrici e di comportamento: l’uso forte di droghe leggere causa dei danni permanenti, che durano anche dopo la disintossicazione.
(Rispondi)
 
zanigio2
zanigio2 il 02/05/11 alle 22:06 via WEB
Molti fumatori abituali di Marijuana soffrono di tosse, mal di gola e infiammazioni delle cavità nasali in forma cronica. Queste sono le conseguenze del contenuto di catrame e dei lunghi tempi di inalazione. Tali affezioni scompaiono quando si smette di fumare Marijuana. Il fumo di Marijuana, se confrontato con il fumo di tabacco, contiene una miriade di sostanze cancerogene. Il cancro delle vie respiratorie superiori (cavità orale, faringe, laringe) si manifesta già in consumatori tra i 20 ed i 40 anni. Nei fumatori di tabacco, questi tipi di tumore si manifestano 20-30 anni più tardi.
(Rispondi)
 
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