arance a colazione

Serenissima


Oana Lauric, Ponte veneziano ITutto quello che chiedo oggi è di stare qui vicino a te, dentro questa città metà acqua e metà cielo. Niente ostriche e nessun locale elegante. Accovacciati su uno sgabello di legno, con i nostri zainetti tra le gambe. Tu che parli ed io che ascolto. Molto meglio di quando parlo io ed ascolti tu. Raccontami, raccontami ancora. Ho voglia di sognare. Ho sete delle tue storie più che di questo bicchiere di vino che tengo tra le mani. C'è tanta folla ma non c'è nessuno, a rubarmi le fantasie che mi suscitano i tuoi pensieri ad alta voce. Il treno è ancora un limbo da cui presto farò ritorno, con i tuoi occhi accesi ancora nella testa e nella borsa un ventaglio ricamato.