arance a colazione

Anche questo è un tango


Leonetto Cappiello, Chapeau Mossant Organizzare un lungo periodo di vacanze con le tasche perennemente vuote è un fatto che ha provato a logorarmi negli anni, ma non c'è da farsi prendere dal panico. La parte più difficile è inghiottire i sensi di colpa e continuare a camminare a testa alta tra la gente che percepisce il tuo progressivo abbandonarsi all'ozio, e ti conficca sulla schiena pugnalate di livore con gli occhi. Superati questi primi momenti di disagio, il resto si affronta a piccoli passi, con un rigoroso programma che abbia come obiettivo: riempire significativamente il vuoto.Così scopro che tu potevi essere un diversivo interessante ma tutto sommato mi sei già venuto a noia, ma neanche tu sei la persona giusta e, che peccato: nemmeno tu, e anche con te mi sono sbagliata, e che forse era meglio stare da sola e pensare ancora un po' a me stessa, invece di pensare a tutti voi che, onestamente, mi state stressando parecchio. Allora oggi è lunedì e spengo il telefono, mi sveglio presto e vado a fare jogging per scaricare la tensione di questi rapporti vagamente inutili. Mezz'oretta di corsa che si trasforma presto in una camminata veloce, con la coda dell'occhio a guardare le vetrine. Poi, cosa vuoi, si entra al bar con la scusa di dare una scorsa al giornale e si ordina un caffè macchiato, così, per cortesia. Si esce con una pasta consumata al bancone ed altre due dentro un sacchettino. Appena torno a casa vi chiamo, uno ad uno, e spero di trovare una scusa convincente per mollarvi tutti e tornare al mare.