PENTOLE,NON COPERCHI

La STOFFA***


Le fiabe non sono solo per bambini.Agli adulti spesso servono per mettere in essere cose indicibili ma altrettanto conoscibili, razionalmente convincenti.E così, usando 1 linguaggio d'altri tempi, qui parlerò di 1 una stoffa...
" C'era 1 volta,un compratore di stoffe che aveva in mente già da molto tempo di confezionare 1 vestito.Non si trattava di 1 vestito come gli altri: doveva essere 1 abito da indossare 1 sola volta nella vita. Nel suo paese aveva cercato a lungo ma, anche dai migliori fornitori, non era riuscito a trovare una stoffa che lo soddisfacesse. Metri e metri dei migliori tessuti, tra i più preziosi, non andavano bene.Se gli avessero chiesto precisamente quali  caratteristiche avrebbe dovuto avere questa stoffa, non si sarebbe potuta ascoltare una parola da questo compratore: alla domanda rispondeva con 1 sorriso e nient'altro, se non cogli occhi già persi ad esplorare,cm per cm nella sua mente, l'abito confezionato.Un giorno, in 1 angolo di 1 grande edificio della città, dove non sarebbe dovuto mai passare se non per errore (come infatti era successo: era morta 1 persona importante sulla strada principale), un giorno, ecco, trovò 1 uomo alto, ammaliante. Aveva tutto l'aspetto di chi sa cosa ha e non lo vende se non a caro prezzo, e a costo di qualche inganno, anche solo per il gusto di prendere più di ciò che abbia dato. Quell'uomo sapeva che il compratore cercava qualcosa e, come se avesse parlato con lui precedentemente, aprì 1 sacco e disse: "Guarda!".Il compratore restò pietrificato: era una stella. No. Era la luce da qualcosa di rosso, rosso sangue.Era lei: la stoffa. La sua mano era arrivata ad 1 passo dal sentire la sua consistenza che...l'uomo alto richiuse il sacco e rapido disse: "E' tua se mi dai 1 montagna di lingotti d'oro". Rise.Il compratore cominciò subito a calcolare cosa avrebbe potuto dare e vendere e rivendere dei suoi averi; pensò ai debiti che avrebbe potuto fare. Mentre ancora calcolava, gettò di nuovo 1 sguardo al sacco chiuso: lì dentro ci poteva stare un pezzo di stoffa non più grande di quello per fare solo le maniche del vestito, non di più.L'uomo alto  lesse in quegli occhi l'inizio di 1 pensiero appassionato  ma impotente e, altrettanto bruscamente come era apparso e aveva offerto, porse 1 ghigno al compratore e, preso il suo sacco, girò dietro l'angolo.Il compratore non ebbe modo di rendersi conto della direzione esatta dell'uomo alto: era già via prima che i suoi ragionamenti finissero. Cercò con lo sguardo la sua statura oltre la folla, in lontananza: niente.Sconsolato, ritornò al punto dell'incontro e, approfittando dell'ombra, si sedette. Appoggiò la mano a terra per sostenere i suoi respiri gravi ma si meravigliò di non sentire la terra: 1 qualcosa di ruvido era sotto le sue dita.Era rosso, rosso sangue: stoffa.Continuò a fissarla per minuti su minuti, impietrito.Si avvicinò 1 bambino: lo guardò. Dietro di lui venne sua madre: gli sorrise.Erano nell'ombra come lui, dietro dei sacchi di tela gialla vecchia, impilati forse dal fornaio, lì accanto.La donna gli disse: "Ti piace? Prendila. Quella coperta è stata nostra per generazioni, ci ha sempre coperto tutti, ma domani ne riceveremo in dono 1 nuova.". Il compratore vide che era lo stesso colore della stoffa di prima. Era in abbondanza, per più di 1 vestito. Ma non era quella dell'uomo alto. "Non posso"- rispose-" ma...grazie". Con 1 sorriso, scambiò con la donna e il bambino 1 istante di immensa gratitudine. Si alzò e aprì 1 foglio dalla tasca del vestito di quel giorno: era il disegno dell'abito. Si fermò a guardarsì le scarpe e all'improvviso, riprendendo a camminare, decise di mettere il foglio sotto il cappello di modo che quell'abito, ancora da fare, gli desse fastidio alla pelle della testa più di quanto la sete di ciò che prima aveva visto, ad 1 passo dal realizzarlo, avrebbe mai potuto fare nei giorni a venire. "[SULLAVIADIALìBABàranciapancia]