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Cosa intende la Chiesa per diritto alla vita?


Vi rimando a un articolo pubblicato sul sito de La Repubblica (per leggerlo, cliccate qui), nel quale si legge della svolta italiana (finalmente!) nell'ambito della ricerca sulle cellule staminali: dopo cinque anni di improponibili e anacronistiche prese di posizione di un governo bigotto e ottuso che si schierava al fianco della Chiesa contro la ricerca scientifica (e non solo con provvedimenti e leggi dalle implicazioni inevitabilmente etiche sul valore della vita, ma anche con finanziamenti negati e tagli consistenti alle sovvenzioni che uno stato "civile" dovrebbe abbondantemente elargire per la ricerca scientifica!), dopo cinque anni di regresso, dicevo, ecco finalmente il via italiano all'uso di embrioni per la ricerca e la cura di malattie genetiche altrimenti incurabili...E cosa succede? Che il clero dice no! (Per leggere la risposta del Papa, clicca qui) Ma che strano, non ce lo aspettavamo proprio, eh? La Chiesa si dimostra ancora una volta lontana dal mondo, dalla realtà, dalle reali esigenze di un mondo che non può affidarsi più solamente alla fede e alla superstizione, come nel Medioevo, per la cura e la guarigione dalle malattie ma anche (e soprattutto!) alla medicina, alla ricerca scientifica, al progresso!Che cosa intende la Chiesa, quando parla di diritto alla vita? Guarda alla vita potenziale, possibile (ma non ancora compiutamente realizzata) degli embrioni, ma chiude gli occhi sulla vita di persone malate, che soffrono, che stanno per smettere di vivere... Non è anche il loro, un diritto alla vita?