ArancioVitamina

Maledette cabine elettorali


In risposta a un post di antobi, in cui, disperata, lanciava un S.O.S. per non affogare nella paranoia, le ho scritto di una mia figura di merda fatta qualche anno fa, che ora ripubblico nel mio blog perchè proprio non può mancare.La figura in questione la feci in occasione delle elezioni politiche in cui vinse Berlusca, il 13 giugno 2001, quando avevo da poco più di un mese compiuto 18 anni, ed era quindi la prima volta che andavo a votare. Mi presento al seggio, tesissima... Non so dove andare, mi spiegano che la mia sezione è la prima porta a destra. Entro piano, intimorita. Dico un fioco "Buongiorno...". Ricambiano il saluto, mi prendono di mano la carta d'identità. Una donna legge la mia data di nascita, alza la testa e mi sorride, affabile: "E' la prima volta che voti?". "Sì" rispondo io, un po' più rincuorata da quel sorriso. Mi consegnano la scheda e una matita e mi dicono: "Vai pure", indicandomi una fila di cabine di metallo che sembrano vecchi armadietti da palestra. Mi avvicino timorosa. Da dove si entrerà? Allungo una mano verso la cabina metallica, non trovo una maniglia... cerco un pulsante, un'area a pressione per l'apertura... Inizio a sudare... Mi sento gli occhi di tutti addosso... "Signorina" mi fa uno dietro di me. Mi giro. "Sì?" gli faccio. "Si entra da dietro........". Naturalmente. C'è una tendina, dietro. Una semplice tendina. Avrei voluto sparire.