ArancioVitamina

Dirty Dancing


Un aneddoto dalle mie vacanze.La sera di Ferragosto io e i miei amici, in vacanza a Vieste, siamo andati a ballare all'Oasi, un Lido che di sera viene adibito a discoteca, molto in voga quest'anno - insieme al Quaese Nada - presso la popolazione Viestana (sia residente che turistica).Quella sera ero gasata, avevo proprio voglia di ballare, anche perchè era tanto che non mettevo piede in una discoteca, ma ben presto l'entusiasmo mi è passato. Ho potuto notare, infatti, che in quel posto la gente pagava la bellezza di quindici euro (gli uomini, mentre dieci era il prezzo per le donne... Chissà perchè è sempre così?... Ci sarà uno sconto-decolletè?) soltanto per camminare in giro per il locale e continuare a girare ossessivamente intorno al Lido, come Lemmings in preda a stordimento, passando nel mezzo della pista fra le persone che a suon di calci e gomitate tentavano di ballare.Ho provato a lottare per la sopravvivenza, e conquistarmi un posticino tutto mio in quel bizzarro ecosistema di esseri lobotomizzati, ma ero sempre più stremata per le botte, sofferente per il caldo, angustiata per i piedi doloranti che qualche imbranato continuava a schiacciarmi e frustrata per il desiderio represso di lanciarmi in piroette e contorsioni da vera disco-girl.....Il mio umore non era perciò dei migliori. E uno si avvicina (capiti male!) e inizia a ballarmi dietro, sempre più vicino.Io faccio finta di niente e continuo a contrarre debolmente un braccio o una gamba, a seconda di quello che mi viene concesso di fare in quella stiva per sardine ballerine.... E lui sempre più vicino e sempre più concentrato a sfoderare i suoi passi migliori per far colpo...Si agita... passa da un piede all'altro credendo di farlo a tempo di UNZ-TUNZ... Muove il bacino, sexy come un pollo Arena nel reparto surgelati... E prima che riesca a strusciarmisi addosso imprimendomi sulla schiena una scia dei suoi liquidi puzzolenti fuoriusciti dalle sue iperattive ghiandole sudoripare, io mi volto verso di lui e, con un bel sorriso stampato in faccia e il tono più angelico della storia della comunicazione , gli dico:"..........Scusami, ti spiacerebbe ballare un po' più in là???"Lui rimane attonito, d'un tratto si blocca completamente, mi guarda con occhi a noce di cocco  e rimane zitto qualche secondo, (immagino che il suo orgoglio maschile stesse facendo nella sua memoria un'operazione di rimozione delle prime e ultime parole da me proferite e rivolte a lui)."......Come???" mi chiede, avvicinando il suo orecchio a quella fonte di suoni che ora il suo sistema mnemonico ha registrato come incomprensibili.E io, ancora più angelica, e con un sorriso a cinquantasei denti, gli ripeto, scandendo meglio le parole: "Potresti ballare un po' più in là??"Lui mi guarda allibito. La sua faccia sta a metà tra un punto interrogativo e un barattolo di vernice fresca rovesciata.  Si allontana di tre passi e alza le mani, come se gli avessero putato una pistola nella schiena.Di risposta, io alzo le spalle e sorrido maleficamente .Lui si allontana e sparisce alla mia vista. Le mie amiche intorno a me hanno ormai le convulsioni per le risate.In seguito mi hanno riferito che il tipo è stato avvistato seduto su una sedia di vimini a lato della pista e che non ha più ballato per il resto della serata.Nella foto piccola: me satanica e malefica, sul trono della vittoria.