ArancioVitamina

Malinconia da pioggia


Sono triste, e forse non è solo colpa della partenza dei miei, del mio ritorno a Firenze.Da poche ore l'Eurostar delle 15.14 si è allontanato da me, riportando i miei genitori a casa... Casa mia, così lontana...E piove. Giornata grigia, plumbea, umida.Sono triste, e forse non è solo colpa di questa pioggia incessante: so che ritornare qui significa affrontare di nuovo tutte le mie paure, le mie ansie, e i fantasmi dei ricordi...Paura di non farcela, ansia per un lavoro che ancora non c'è, il dubbio se rimanere qui o andare a vivere in un'altra città... Tutto è un punto interrogativo, uno spazio bianco in cui non so ancora bene cosa scriverò.E, non ultimo, lui.Lui. Certo, l'ho sentito, quand'ero giù. Certo, gli ho parlato al telefono con disinvoltura. Certo, certo, certo. Però quand'ero giù era diverso. Eravamo distanti. Anzi, io lo ero. Il mio mondo laggiù è ben protetto da altri ricordi. E' avvolto dalla bambagia della famiglia, degli amici, di una casa sempre pulita, di un letto ben fatto, delle giornate senza alcun pensiero nè preoccupazione; la bambagia in cui ti avvolgono coloro che ti conoscono bene, praticamente da sempre, coloro che si sono battuti per te. E' la bambagia dell'infanzia che ritorna, dei genitori che tornano a prendersi cura di te, e pensano a tutto loro.Ma ora sono qui. E torno adulta all'improvviso. E all'improvviso sbatto contro lo stesso muro...Una lama che mi viene continuamente rivoltata nelle carni, tutte le volte che sento le mie amiche parlare di lui.Io non saprò più niente di lui, se non per bocca degli altri. Questo mi ferisce. Mi fa star male da morire.Lui è stato qui, in questa casa, due settimane fa, a festeggiare con i MIEI amici il compleanno di una mia coinquilina.C'era anche SenzaRitegno, ovviamente.Certo, lei è simpatica, e mi fa spisciare dalle risate, e per certi versi la ammiro molto. Però è anche indubbio che è SENZA RITEGNO.Ovviamente ha fatto la z*****a con lui. Ovvio. C'è da sorprendersi?Le mie coinquiline mi hanno detto che lui si è comportato benissimo, ma a me mi rode uguale. Se permettete, due anni insieme non passano addosso come acqua tiepida.Mi rode. Ed è la possibilità - sempre aperta - che lui sia libero, e che possa fare ciò che vuole.E che invece io... Io non sarò mai nemmeno un'amica per lui. Ma solo un ricordo sbiadito, che non conta più, che non ha più alcuna influenza sul presente.Mi ferisce ancora. Maledetto questo posto, maledetta questa Firenze maledetta. La mia amata Firenze...Vorrei non dover più fare i conti con questi cadaveri, questi incubi, queste ansie, queste ferite sempre aperte (ma non si erano rimarginate, maledizione?).Dov'è finita la mia grinta?Oggi non ho voglia nemmeno di mettermi a cercare un sorriso.Sono triste, e vorrei che almeno questa dannata pioggia cessasse. Anche se la città rimarrebbe grigia uguale.Mi faccio del male, oggi. Non mi voglio bene, oggi. Così rimpiango quello che non c'è più.