ArancioVitamina

Sai che me ne fo?


Stavo pensando appunto di scrivere un post sulla difficoltà di trovare lavoro (soprattutto nel mio ambito, il fashion design), quando mi sono imbattuta in un articolo pubblicato qui su Libero che riguarda Kate Moss: ovverosia, un'altra persona assolutamente incompetente che lancia una sua linea di alta moda...Scusate, ragazzi, ma mi girano non poco i c******i!Non è la prima, Kate Moss: Jennifer Lopez, alcuni anni fa, stanca di dover "solo" ballare e cantare e recitare ed esser fotografata e di raccogliere soldi a palate, ha lanciato un marchio tutto suo, J.Lo, e poi - ridicolaggine regina fra le ridicolaggini - Valeria Marini, che si dedicò al disegno di una linea di intimo (orribile, fra l'altro) senza nemmeno avere le nozioni di base del disegno e di come si progetta un capo da indossare... E Madonna? Che nella pubblicità di H&M indossa un giubbino di pelle che LEI STESSA ha disegnato e che anche se è insulso e bruttino andrà a ruba solo perchè lo ha disegnato lei? O meglio, chi per lei. Perchè in queste colossali operazioni di marketing i nomi famosi sono solo richiami altisonanti per allodole, che celano dietro di sè il lavoro di centinaia di migliaia di stilisti e modellisti e disegnatori assolutamente anonimi e sconosciuti che contribuiscono a mantenere celebre un nome e un marchio che non ha più nulla da dare alla moda se non lo sfruttamento di giovani creativi.Se state pensando che la mia sia solo invidia, beh... pensate bene. Invidio queste persone che si possono permettere di fare qualunque cosa gli venga in mente di fare solo perchè hanno soldi e conoscenze a sufficienza per poterlo fare.
Io non sono nessuno, nella moda. Ho appena 23 anni e non conosco nè Donatella Versace nè Frida Giannini, la direttrice di qualunque cosa alla Gucci. Ho una laurea in Progettazione della Moda in tasca da cinque mesi di cui non so che farmene perchè sembra che alle aziende interessi solo l'esperienza sul campo o, perlomeno, un NOME.E io non ho nè l'una (come faccio ad avere esperienza se ho appena terminato gli studi e nessuno mi prende a lavorare?) nè tantomeno l'altro: non ho agganci, raccomandazioni, conoscenze; non sono "figlia d'arte" perchè i miei genitori si occupano di tutt'altro e io sono la pecora nera - o la mosca bianca, come preferite - della mi famiglia.Non provengo nemmeno da un Istituto Privato famoso come il Polimoda di Firenze o lo IED o l'Accademia della Moda di Roma, ma da un meno costoso (ma non troppo) e - ahimè - anonimo corso di laurea triennale di una Pubblica Università di Firenze.Qualche mese fa mi era capitata l'occasione più unica che rara - capitata per puro caso - di fare uno stage di cinque mesi presso lo studio di uno stilista toscano che mi avrebbe permesso, se non di trovare un impiego nello stesso studio, perlomeno di inserire un NOME di Qualcuno sul mio curriculum: una specie di passepartout per il mio futuro. Il destino beffardo volle che fossi notata alle selezioni e poi chiamata per iniziare questo stage immediatamente... Appena due settimane prima che consegnassi in segreteria il frutto delle mie fatiche allora ancora incompiuto: la mia tesi di laurea. Dovetti perciò rifiutare l'offerta - fra ulcere e gastriti - per riuscire ad ottenere finalmente l'agognato pezzo di carta che che avrebbe dovuto aprirmi tante porte...Ma le Porte del Paradiso per il momento sono ben sprangate, e proprio stamattina, ottimista e fiduciosa, ho composto quello stesso numero che cinque mesi fa era portatore della bella ma perfida notizia, per tentare di nuovo la sorte e poter essere presa di nuovo per uno stage. Mi sono sentita rispondere, nemmeno con troppa cortesia, che lo stage "in palio" cinque mesi fa era un'eccezione - promossa da una nota rivista di moda - che non si ripeterà, per il momento; che per gli stage loro hanno normalmente accordi ben precisi con il Polimoda di Firenze e altre scuole (ma non quella che ho frequentato io, ovviamente) e che, infine, di assunzioni di personale vere e proprie non ne hanno bisogno. Eh, certo! Avendo tutto il lavoro gratis, con tutti questi giovani illusi come me che vedono lo stage come una chiave della porta d'ingresso al mondo del lavoro e che poi scoprono essere solo un altro specchietto per allodole... Che bisogno c'è di assumere nuovo personale? Praticissimo modo per le aziende di avere idee nuove e fresche e manodopera a volontà senza sganciare il becco di un centesimo. Vorrei essere ricca e famosa come Paris Hilton per potermi permettere di far soldi solamente canticchiando sottovoce un motivetto orecchiabile scritto da un anonimo autore che verrà canticchiato sotto la doccia e sul lavoro da mezzo globo terrestre perchè passerà su tutte le radio che io stessa avrò pagato per mandarmi il pezzo...