Siccome Orione costituisce la costellazione più luminosa della volta celeste poiché comprende due stelle di prima grandezza (Alfa e Beta Orionis), l’osservazione di un simile sistema stellare non si limitava alla sua caratteristica "cintura", ma si doveva estendere a tutto il quadrante di cielo dove si può rintracciare tale costellazione.La "Spada di Orione", composta dalla brillante stella Iota Orionis e dalla Grande Nebulosa M42, nube stellare visibile a occhio nudo, era conosciuta come il "Portopan" ossia il tascapane. Questo oggetto celeste dava l’impressione a chi lo osservava di essere appeso alla cintura della costellazione.Sotto il profilo della cultura popolare pare che l’estensione della costellazione di Orione non si limitava a quella che noi ora conosciamo come tale, ma comprendeva Sirio, stella della costellazione del Canis Major (Cane Maggiore o Grande Cane) e il luminoso ammasso galattico delle Pleiadi nel Taurus (Toro).Secondo la parlata di Elva, Sirio era la "Tupiniero" (Vivandiera), ossia quella donna che portava l’acqua e il pasto caldo ai falciatori. Le Pleiadi erano ben conosciute e venivano chiamate, a seconda della parlata, "La Pusinà", "La Puliziniara", e "La Puslinera" (la chioccia con i pulcini), caratteristica formazione di stelle che nel mese di gennaio appare a Sud-Ovest in una forma simile ad una nidiata di pulcini avvolti in un alone di color giallo.
L'estensione della costellazione di Orione secondo la tradizione popolare
Siccome Orione costituisce la costellazione più luminosa della volta celeste poiché comprende due stelle di prima grandezza (Alfa e Beta Orionis), l’osservazione di un simile sistema stellare non si limitava alla sua caratteristica "cintura", ma si doveva estendere a tutto il quadrante di cielo dove si può rintracciare tale costellazione.La "Spada di Orione", composta dalla brillante stella Iota Orionis e dalla Grande Nebulosa M42, nube stellare visibile a occhio nudo, era conosciuta come il "Portopan" ossia il tascapane. Questo oggetto celeste dava l’impressione a chi lo osservava di essere appeso alla cintura della costellazione.Sotto il profilo della cultura popolare pare che l’estensione della costellazione di Orione non si limitava a quella che noi ora conosciamo come tale, ma comprendeva Sirio, stella della costellazione del Canis Major (Cane Maggiore o Grande Cane) e il luminoso ammasso galattico delle Pleiadi nel Taurus (Toro).Secondo la parlata di Elva, Sirio era la "Tupiniero" (Vivandiera), ossia quella donna che portava l’acqua e il pasto caldo ai falciatori. Le Pleiadi erano ben conosciute e venivano chiamate, a seconda della parlata, "La Pusinà", "La Puliziniara", e "La Puslinera" (la chioccia con i pulcini), caratteristica formazione di stelle che nel mese di gennaio appare a Sud-Ovest in una forma simile ad una nidiata di pulcini avvolti in un alone di color giallo.