ARCHEOASTRONOMIA

El-Giza - La Grande Piramide, una scala per il cielo (Il Cairo - Egitto)


Sull’altopiano calcareo di El-Giza, a pochi chilometri a Sud del Cairo si eleva, affiancata da quelle di Khafra (Chefren) e di Menkaura (Micerino) la piramide di Khufu (Cheope). Questa imponente opera riconosciuta anche come la "Grande Piramide" costituisce la più antica (IV dinastia: 2551-2528 a.C.) delle "Sette Meraviglie del Mondo" ed è l’unica ad essere ancora conservata in ottime condizioni.Il nome egizio della Grande Piramide era "Orizzonte di Khufu", termine legato alla sua "funzione" e al suo "costruttore". Questo monumento, imponente edificio funerario o di culto, fu concepito in relazione con la religione e le conoscenze astronomiche e geometriche del tempo. In base a questo antico sapere sembrerebbe che attraverso una simile forma si cercasse di rappresentare la "pietrificazione" dei raggi solari, i quali, scivolando sul rivestimento in calcare di Tura, potevano unire l’elemento umano a quello divino. Inoltre i passaggi, le camere e i corridoi della Grande Piramide, potevano essere il "modello" o la "simulazione" dell’oltretomba (Terra di Sokar o Regno di Osiride).In realtà non è stato trovato alcun indizio che possa suggerire chi effettivamente venne tumulato nel grande sarcofago monolitico in granito nero. Nessuna iscrizione figura sulla sua superficie che risulta ancora grezza, segnata da numerosi segni lasciati dalla sega con cui venne tagliato. Oltre a non esservi il coperchio del sarcofago, non compaiono altre scritte in tutta la piramide, tranne il "cartiglio" di Cheope posto nella camera di scarico superiore.