GIRA CHE TI RIGIRA

CASTEL DI CORNIA:UN CASTELLO MEDIEVALE DELLA MAREMMA PISANA


Ecco ancora uno dei ruderi che più mi affascina! Si trova nell'Alta Val di Cornia, sul confine PI-GR  ed è privato, rientrando nella tenuta della Fattoria di Vecchienne (altro castello ruderizzato della vallata). Il sito, completamente ruderizzato, occupa la superficie di un colle a 296 m s.l.m.; il colle, alla confluenza tra il fiume Cornia ed il torrente Turbone, domina la vallata e consente un'ampia visuale fino alla costa che dista circa 40 km.Castel di Cornia è collegato a vista con altri importanti siti medievali della zona: Castiglion Bernardi, Vecchienne, Lustignano, le Zuccantine, Monte Vado la Lepre, Leccia. Nei pressi del castello si trovava uno dei più importanti guadi medievali e da lì passava anche uno dei tracciati della Via Maremmana, un fondamentale asse di collegamento interno tra Volterra e la costa tirrenica.La torraccia di Cornia o Castel di Cornia, insieme alle vicine villa di Lustignano e Pieve di S. Giovanni, rientrava in quella curtes super Corniam  citata già nelle fonti altomedievali.Diverse le fasi che portarono alla formazione del castello attuale (rudere). Il sito, già frequentato nell'Altomedioevo, si sviluppò maggiormente tra X-XI secolo, periodo in cui fu realizzata la torre centrale. L'impianto castellano ancora visibile  mostra una planimetria tipica più volte riscontrata in ambito toscano: un recinto con torre centrale. La fondazione del castello è da mettere in relazione con la presenza delle numerose risorse minerarie della zona, come ci suggeriscono anche i documenti del sec. XIII-XV relativi a Castel di Cornia. Sul poggio di Cornia, vicino al castello, esisteva anche un monastero (citato nei documenti tra 1025-1072) intitolato ai Santi Giovanni, Lucia e Biagio, di cui si sono perdute del tutto le tracce.La formazione di castelli "minerari" è del resto testimoniata dalle indagini archeologiche condotte da R. Francovich e i suoi collaboratori su alcuni castelli adiacenti a quel di Cornia (Cugnano, Rocchette Pannocchieschi, Castiglion Bernardi), in base a cui viene ipotizzato un modello toscano per la nascita dei castelli in area mineraria.Castel di Cornia, fondato da un ceppo nobiliare legato probabilmente ai Gherardesca, ha una vita assai breve: i documenti rimandano ad un arco cronologico di circa 500 anni (dal 1025 al sec. XVI), ma già sul finire del Duecento il castello era in stato di abbandono e solo verso la metà del sec. XIV fu rioccupato per un breve periodo. La maggior parte degli abitanti e gli stessi nobili si trasferirono nella vicina villa di Lustignano che alla fine del sec. XIII fu incastellata da Volterra, per esplicita richiesta degli abitanti. La fondazione di Lustignano, e più tardi quella di Castel Volterrano, rappresenta l'unico contributo di Volterra nella fondazione di borghi pianificati o terre nuove, a differenza delle coeve città toscane (Pisa, Firenze, Lucca e Grosseto) che invece utilizzarono con specifici programmi questo nuovo strumento urbanistico.Le indagini archeologiche di superficie sul sito indicano una frequentazione più datata del colle e della stessa struttura castellana. Molto interessanti le tecniche costruttive rilevate che, nella fase più antica, indicano la presenza di manodopera specializzata.