GIRA CHE TI RIGIRA

ARCHEOLOGI SI NASCE O SI DIVENTA?


Il mio bimbo (quello in blu)con alcuni amichetti, tutti insieme dediti al loro lavoro preferito: scavare!
 Nel vederli mi chiedo se archeologi si nasce o si diventa. Per  quel che mi riguarda: si nasce. Non sono mai stata archeologa, io, ma ho l'archeologia nel sangue e nel naso nel senso che mi piace l'odore della terra smossa, della polvere, delle cose che riaffiorano insieme al  loro corredo di storia. Tutta la mia vita è stato un tortuoso percorso per arrivare a dire che in fondo ho sbagliato a non seguire il mio istinto, la mia passione. In casa mia nessuno si è mai occupato di archeologia. Uno zio era filologo e al mio 6 compleanno mi regalò un bel dizionario di Italiano. Copertina blu, edizioni Garzanti. Lo trovai bellissimo. Era una magia: aprire a caso le pagine, quelle di carta sottile quasi impalpabile, e scoprire una parolona o una parolina a me sconosciute. E ne avevo di sconosciute, a soli 6 anni sapevo a malapena leggere! Il primo vero incontro con l'Archeologia è avvenuto a 12 anni.In un'edicola mi ritrovai tra le mani Civiltà sepolte di C.W. Ceram. Lo sfogliai per un pò, incuriosita. A sera ne parlai con mia madre, volevo comperarlo. Ti serve?, mi chiese lei. Si, si mi serve.
Poi però si cresce, tra dubbi ed indecisioni sino alla soglia dell'università dove tra le due porte ho scelto quella sbagliata: A come Architettura, non A come Archeologia. Vuoi per non deludere babbo e mamma che, poveri operai, fanno studiare i figli, vuoi per vergogna mia, vuoi per testardaggine... sono andata avanti, avanti e ancora avanti per anni ed anni. Finchè sono tornata indietro, ai miei 12 anni, alla mia passione. Che ora voglio seguire, perchè si vive una sola volta. Perchè archeologi si nasce