Chiaraviola

Viaggio intorno a casa


Io mi chiedo perchè in Italia si studia poco la storia e si ha la memoria corta? Ad inizio Novecento non eravamo noi italiani ad emigrare per cercare fortuna altrove?
Il bellissimo film Nuovo Mondo di Emanuele Crialese non ha insegnato qualcosa? Un esempio concreto ce l'ho proprio in famiglia: il mio bisnonno marchigiano Antonio, figlio unico da madre vedova, un bel giorno, verso la fine dell'Ottocento, decise di partire per l'Argentina, in nave, alla ricerca di lavoro e soldi per aiutare la famiglia che versava in cattive condizioni economiche. Allora era molto pericoloso viaggiare in nave, si rischiava di prendere malattie e non sempre si sopravviveva. Antonio (nella foto) rimase per un pò in Sudamerica, lavorò facendo il muratore, costruendo strade e ferrovie, a Pinto, vicino Cordoba, e quando capì di avere guadagnato abbastanza tornò in Italia (pare che ci tornò anche per amore). A Senigallia si sposò con Maria Teresa, detta Gegia, il suo amore di sempre, che conobbe prima di partire, fece otto figli, comprò dei terreni, costruì una casa e fondò un mulino... che negli anni a seguire fu diretto dal suo figlio maggiore Belardo, ovvero il mio nonno materno: scrivo questo per farvi capire che se oggi sto bene e non posso lamentarmi sul piano economico lo devo al mio coraggioso bisnonno che tentò fortuna altrove. E ancora oggi esistono storie simili anche se ribaltate, se vogliamo rimanere sull’onda Italia - Sudamerica: la badante di mia nonna infatti è brasiliana di Rio, una immigrata che secondo la famosa legge Bossi Fini dovrebbe tornare presto a casa, eppure lavora tanto e con i suoi soldi mantiene la mamma e la sorella che vivono a Rio de Janeiro. Ha poco tempo per sè stessa, ma la sua missione di vita è aiutare la sua famiglia, ed il bello è che è sempre allegra e positiva, mai depressa. Alla faccia nostra che ci deprimiano per molto meno e che paghiamo gli psicologi per farci dare la ricetta della felicità. Ogni giorno quando sono giù penso al mio bisnonno Antonio e a Tania, la brasiliana, e mi rendo conto di essere MOLTO fortunata (nella foto, io e i miei genitori al Museo Ebraico di Daniel Liberskind a Berlino, agosto 2000).
Sono orgogliosa di avere lo stesso sangue di un uomo così coraggioso che ha regalato, forse senza saperlo, un futuro, un'istruzione, un benessere a tutti i parenti nati dopo... Ogni viaggio a Senigallia, per me è un viaggio intorno a casa, una terra che sto scoprendo sempre più e che mi ha donato la forza di scrivere queste parole... in attesa di fare magari una ricerca sul mio albero genealogico... e di scrivere, perché no, il mio primo romanzo… qualcuno diceva che bisogna farlo entro i 30 anni…mi resta poco: è ora che mi dia una mossa.A proposito domani parto per Senigallia, a tutti voi Buona pasqua.Chiara
Torno indietro in una strada bianca appena percorsa. Tutto quello che mi era apparso prima, è cambiato. La luce è diversa, il mio punto di vista non è più lo stesso. Sembra un altro luogo. Continuo a sorprendermi delle mie colline, dei casolari abbandonati, dei ragazzi che incontro per strada. Mi sento un esploratore che ha scoperto luoghi unici e situazioni meravigliose. Uno che parte ogni volta entusiasta di fare solo un lungo viaggio intorno a casa.Lorenzo Cicconi Massi, fotografo di Senigallia, scuola Mario Giacomelli
Aggiornamento:L'incredibile somiglianza tra Salvatore Mancuso, protagonista del film di Emanuele Crialese "Nuovo Mondo" e il mio bisnonno Antonio Tarsi: accomunati non solo dalla somiglianza fisica, ma anche dal loro destino di emigrati...