Vivere... perché....

14.08.2014


tutto è andato bene... la figlia della mia amica è stata trapiantata...il destino ha voluto che arrivasserò degli organi adeguatati a lei...dentro di me ci sono stati un mucchio di emozioni... ero/sono felice per la mia amica... ma la mia mente è tornata a più di 14 anni fa... quando anche mia figlia era in lista... e mi fermo qui... non voglio rimettere in moto i miei pensieri... ho avuto un momento di... sconforto ... forse non è il termine giusto... avevo la sensazione che mi mancava la terra sotto i piedi perchè il destino non era stato così clemente con mia figlia... è sbagliato avere avuto questo pensiero??? forse tutto si è scatenato perchè la mia amica telefonandomi dopo il trapianto era come dire??? non ottimista quasi pessimista... certo è stato un intervento pesante ma superato l'operazione...  il decorso sembra nella norma, da quello che dicono i medici, quindi perchè non vedere uno spiraglio di speranza??? mi spiace non lo capisco... capisco le mille paure... capisco che non vuole fare dei salti di gioia perchè comunque sarà un decorso lungo e faticoso ma...  vedo una ragazza che è "scampata" alla morte all'ultimo momento perchè le rimaneva poche ore... io che non c'entro, se non come amica, ogni volta cerco di comunicarle una bricciola di "ottimismo" perchè ogni suo messaggio è "negativo"... scusatemi ma tolto le paure di una madre e la scaramanzia... non riesco a capire che non si riesca ad aprire una finestra per fare entrare uno spiraglio il sole.... eppure non mi ritengo una donna ottimista... tutt'altro...