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IUniScuola. SONDAGGIO : Graduatorie Docenti

Post n°90 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da iusprecari
 

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SONDAGGIO GRADUATORIE DOCENTI
DOMANDA :LE ATTUALI GRADUATORIE AD ESAURIMENTO PER DOCENTI SONO
UTILIZZATE PER COPRIRE I POSTI VACANTI?
RISULTATO DEL SONDAGGIO:
SI 50%
NO 50%
Attenzione:
Questo sondaggio non ha alcun valore statistico ,in quanto rilevazioni aperte a tutti e non basate su un campione elaborato scientificamente.
ANNO SCOLASTICO 2008/2009:
A Milano, ad  esempio, dei 20.000 presenti nelle graduatorie ad esaurimento  solo il 25% dei docenti ha accettato incarichi di ruolo a tempo determinato da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale, tanto che , per far fronte alla copertura, sono state conferite dai Dirigenti Scolastici oltre 3.000 nomine( in qualche caso senza seguire una regola precisa).
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Commenti al Post:
iusprecari
iusprecari il 01/02/09 alle 16:02 via WEB
300 mila iscritti nelle graduatorie a esaurimento Da Tuttoscuola Sono esattamente 342.272 i docenti iscritti nelle nuove graduatorie ad esaurimento in funzione delle immissioni in ruolo. Di questi circa 300 mila sono effettivamente precari, perché alcune decine di migliaia sono già di ruolo su altra cattedra o altra provincia e aspirano a nuove nomine. Un solo iscritto ogni cinque è uomo, a conferma della crescente femminilizzazione in atto nella scuola italiana. L'età media è di poco inferiore ai 38 anni, con i maschi che risutlano comunque mediamente più anziani delle colleghe. Le iscrizioni effettive - visto che molti hanno iscrizioni a più graduatorie e possono concorrere alla nomina in ruolo su più cattedre - sono quasi 606 mila. I dati completi sono pubblicati sul sito del MPI.
 
iusprecari
iusprecari il 01/02/09 alle 16:11 via WEB
SCUOLA: Supplenti alla carica per una cattedra Molti aspettano ore in attesa del loro appello. All'istituto Cavalieri sono stati chiamati a raccolta duemila docenti, ma solo la metà ha risposto Milano, 29 agosto 2008 - "Sembra di essere al mercato del pesce", Franco Alfiero non sembra avere dubbi. È tra i quasi mille precari che si sono riversati fin dalle ore 9 all’istituto Cavalieri di via Olona, per ottenere un posto di supplente in una scuola della provincia milanese. È il primo giorno in cui le commissioni del provveditorato assegnano gli incarichi annuali nelle medie o nelle superiori. A seconda delle diverse classi di concorso (italiano o latino; filosofia e così via), gli "aspiranti supplenti" per un anno si sono divisi tra il Cavalieri e l’Itc Zappa. Duemila in realtà sono stati chiamati a raccolta al Cavalieri, ma solo la metà ha risposto. Delle 4mila supplenze annuali, assegnate secondo le graduatorie a esaurimento, finora solo il 30% sarebbe stato coperto, secondo dati raccolti dal sindacato IUniScuola. Molti vengono dal Sud. "Ho fatto 9 ore di auto - racconta Dario Santoro -, vengo da Napoli. Sono qui dalle 8.20. Ma c’è disorganizzazione: all’inizio ci stavamo tutti accalcando nell’atrio. Poi hanno fatto il primo appello. Ne faranno altri, ma non si quanto dovremo aspettare". I precari dell’insegnamento fanno la fila nella scuola o occupano il marciapiede e la pista ciclabile antistante. Qualche ciclista si lamenta, non capendo che non sono certo lì per divertimento. Chi ha un numero alto in graduatoria, difficilmente riuscirà a farcela oggi. "Sborsi 3000 euro in due anni - si lamenta Andrea Scibelli - per seguire all’università il corso di abilitazione (il Silsis) e poi ti ritrovi con il numero 211. Per le magistrali si sono presentati in 80 per 20 posti appena. Sono deluso, non lavoreremo mai così". "È il secondo anno che vengo qua - racconta Francesca Salsano, 27 anni -. Ho frequentato il Silsis. Vengo dal classico della scuola paritaria in Crocetta. Se oggi andasse male, rimarrò dove sono". Chi non si presenta alla convocazione, pur essendo in graduatoria, (l’anno scorso furono coperti 2/3 dei posti disponibili), è probabile che aspetti una chiamata a settembre dalle singole scuole. Sempre che non abbia abbandonato l’insegnamento o non sia "salito in cattedra". Questo vale anche per chi oggi rifiuta un posto situato in un istituto difficilmente raggiungibile o per chi si vede proporre gli "spezzoni", vale a dire incarichi in scuole diverse. "L’anno scorso non era uscito molto a Milano, per le superiori - afferma Elena Manzi - e così ho insegnato lettere alle medie. Purtroppo quest’anno sembra che ci siano solo 19 posti". "Io sono di Abbiategrasso - spiega Elisa Casaglia - e vengo da un anno di medie a Vermezzo, a dieci minuti di auto. Spero anche questa volta di non dover andare troppo lontano". "L’anno scorso al Cremona offrivano tre docenze - Marco Pivato, da Bollate, è invece scoraggiato - quest’anno nulla. Colpa dei tagli". Sui motivi delle poche offerte e sulle responsabilità dell’attuale governo, ci si divide. "Secondo me, dipende dal rapporto sfavorevole - argomenta Hagen Borea - tra passaggi di cattedra e immissioni in ruolo. E il pensionamento quest’anno è diminuito". "Questo non è giusto - risponde Tiziana Cannavacciuolo - dovrebbero impedire a un insegnante delle medie di passare subito alle superiori senza la dovuta esperienza. Confido nella Gelmini, che mi sembra stia facendo buone cose". "La ministra venga nelle scuole o meglio venga dalla scuola! - va giù dura Anna Jolandi -: deve sapere dove mette le mani. L’esperienza è magistra vitae. Questa parla di tagli, critica gli insegnanti del Sud. Qua, intanto, rimarremo precari a vita". di Luca Salvi
 
iusprecari
iusprecari il 02/02/09 alle 13:38 via WEB
I docenti precari ... chiedono il "costuminopescilime" per potersi muovere agilmente sul territorio nazionale Comunicato Leonardo DOnofrio - 17-11-2007 I docenti precari storici aspettano il ruolo da anni ed in attesa chiedono il "costuminopescilime" per potersi muovere agilmente sul territorio nazionale e scrivono alla IUniScuola: "PRECARI: FLESSIBILITÀ SI MA SENZA MERITO!!! " Un brutto scherzo del Ministro Fioroni. Chi vi scrive è un gruppo di docenti precari inseriti nelle Graduatorie Permanenti, trasformate in graduatorie ad esaurimento, a seguito del Decreto Dirigenziale del 16-3-2007 emanato dal Ministero della Pubblica Istruzione, per consentire sia l'inserimento di nuovi docenti che hanno conseguito l'abilitazione che l'aggiornamento ed il trasferimento di quelli già inseriti nelle graduatorie. Il su citato decreto dispone che a partire dall'anno scolastico 2009/2010 è consentito solo l'aggiornamento del punteggio di merito e in caso di trasferimento ad altra provincia l'inserimento in coda alla graduatoria di destinazione. Il risultato? Un'intimidazione ai docenti precari su una loro futura libertà di trasferimento con negazione del merito e collocazione in coda alla graduatoria della provincia in cui intendono trasferirsi dall'anno scolastico 2009/2010 in poi. Un'assurdità che annulla il merito e di fatto impedisce il trasferimento fra province. La disposizione, infatti, interessa tutti i docenti delle scuole di ogni ordine e grado e contiene in sé una limitazione alla libertà riconosciuta sia dalla legislazione europea che dalla nostra Costituzione. Tenendo presente che le motivazioni che possono indurre un docente precario a spostarsi da una provincia ad un'altra sono di varia natura (non certo per vezzo personale) i sottoscritti rivendicano il diritto alla libertà di movimento della forza lavoro su tutto il territorio nazionale, conservando i meriti acquisiti con personale sacrificio dalla classe docente precaria che intende esercitare la professione insegnante senza alcun ostacolo e alle stesse condizioni dei docenti di ruolo come previsto dal CCNL che all'art. 1 afferma il principio dell'uguaglianza dei docenti a contratto determinato con quelli a tempo indeterminato. Si evidenzia che la riapertura annuale delle graduatorie, operata nel passato fino all'anno scolastico 2003/04, realizzava tale uguaglianza. I trasferimenti per il personale di ruolo sono attuabili annualmente, mentre, per i docenti precari sono possibili soltanto con l'apertura delle graduatorie e a caro prezzo!!! Una procedura contraria al principio dell'uguaglianza sancito nel CCNL, uguaglianza che si realizza solo se i docenti precari conservano la libertà di poter chiedere il trasferimento di graduatoria, con reinserimento secondo merito, in una qualsiasi provincia italiana. I docenti precari al pari dei docenti di ruolo si aspettano che ogni anno sia consentito loro di potersi trasferire, ove ritengono opportuno, nel rispetto del merito acquisito."
 
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