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Milano, Lipparini: “Online le agende della giunta”. I Radicali ripartono da… Craxi

Post n°326 pubblicato il 26 Agosto 2016 da iusprecari
 

Radicali in Giunta? "Il riconoscimento di una storia pluridecennaleche è stata di Marco Pannella"


I doppi vetri blindati. E poi l’armadio doveBettino Craxi teneva i suoi effetti personali. Addirittura la macchia sulpavimento dove una volta era collocata la poltrona del grande leadersocialista. L’ufficio di Lorenzo Lipparini, assessore radicale alla Trasparenzadel Comune di Milano, affaccia direttamente su piazza Duomo. “Questo palazzotrasuda storia. E’ un luogo che ha significato qualcosa per Milano”, spiega adAffaritaliani.it.

E lei è il più giovane della giunta…
Sì. Sono il più giovane ma sono meno giovane diquanto lo fosse Pierfrancesco Maran cinque anni fa quando ha cominciato a farel’assessore. Per quanto riguarda questo ufficio, è cambiata solo ladisposizione dei mobili, che peraltro sono gli stessi.

A proposito di significati, che significato ha lapresenza dei Radicali in giunta? Cos’è, un risarcimento?
Più che di risarcimento dovremmo parlare diriconoscimento. Il riconoscimento di una storia pluridecennale che è stata diMarco Pannella e dei radicali tutti. E della specializzazione sui temi neiquali il sindaco ha voluto investire in particolar modo. E quindi parliamo dipartecipazione e trasparenza che sono un po’ un marchio di fabbrica per iRadicali.

Lei è uno dei pochi Radicali al governo di qualcosa.
Sì, questo assessorato è una particolarità perMilano ma anche per il resto d’Italia. Di grandi esperienze amministrative delgruppo radicale ce ne sono forse due o tre nella storia. Mi viene in mentePannella a Napoli, la Bernardini a Roma…

Torno al punto. Si può pensare che la sua nomina fosseun risarcimento per il fatto di aver perso un consigliere.
Nessun risarcimento, anche perché noi siamoconvinti che il consigliere arriverà e arriverà il 22 di settembre, quando cisarà l’udienza al Tar che deve discutere questo aspetto. Riteniamo che sia ungrave danno che ci è stato fatto dalla procedura elettorale suggerita dalleistruzioni ai presidenti di seggio fatte circolare dal Ministero dell’Internoche sono datate a quasi sei anni fa e non tengono conto della più recentegiurisprudenza. L’assessorato non è un risarcimento. Anzi, questa proceduralenta al Tar ci ha tenuto fuori da tutta la fase di formazione dellecommissioni e dal voto per la presidenza del Consiglio Comunale. Mariconosciamo in questa fase la grande sensibilità e intuizione politica diBeppe Sala.

Cambiato idea? Marco Cappato non era stato tenero neiconfronti di Beppe Sala.
Non si parla mai di questioni personali ma diopportunità. Quello che veniva contestato ai due maggiori candidati di questeelezioni era quello di non essere dei politici. E noi abbiamo semprerivendicato invece un ruolo per la buona politica all’internodell’amministrazione. Da questo punto di vista Beppe Sala è riuscito apoliticizzarsi nel senso buono del termine molto molto in fretta. Ha capito ilmodo di porsi nei confronti della città e della politica cittadina. Percepiamola differenza rispetto a quello che era avvenuto nei cinque anni precedenti.

Parliamo di trasparenza. E di biglietti dello stadiogratis ai consiglieri. Avete sospeso tutto.
Sì, è un aspetto che interessa alla stampa, main realtà questa cosa è stata chiusa quasi subito perché di fronte alle primerichieste è stato scelto di sospendere l’erogazione a richiesta o automatica inattesa di una nuova regolamentazione che dovrebbe sistemare quello che avvieneadesso: una gestione nella più completa informalità. Noi riconosciamo il ruolodel consiglio e lasciamo al consiglio di autoregolarsi, ma di certo vogliamodire che la concessione dei biglietti deve avvenire per esigenze di protocollo.E che se un consigliere vuole assistere a una manifestazione, io non faccio ilmoralista. Ma che sia trasparente.

Basilio Rizzo l’ha criticata.
Potrà dire la sua in consiglio.

Parliamo di progetti.
Il primo è portare online l’attività dei consiglierie il sindacato ispettivo. Oggi online ci finiscono solo le delibere nell’albopretorio, e pure per poco. Poi è difficile recuperarle. Arriveremo prima dellafine dell’anno alla conclusione di un iter iniziato nel 2008 con un ordine delgiorno Baruffi, poi ripreso nel 2011 da Cappato. Tra l’altro in questo sensoabbiamo preso un impegno con il governo.

Seconda cosa?
Dobbiamo rendere trasparenti le agende.

Cioè?
I decisori pubblici dovrebbero mettere onlinechi incontrano e quando.

Non è rischioso? Ci sono incontri riservati.
E perché un decisore dovrebbe fare incontririservati. Inizierò a far vedere che si può partendo dalla mia agenda e dal mioassessorato.

Torniamo alla politica. Nel 2011 il rapporto con il Pdera idilliaco, poi invece le cose si sono guastate. E adesso?
Vorrei dire che l’esperienza di Pisapia è natada un’intuizione di Marco Pannella che ha voluto mettere i Radicali al suofianco senza porre alcuna condizione programmatico politica. Non è mai statoimpostato come un rapporto organico di coalizione, non abbiamo mai partecipatoa riunioni di maggioranza. Quindi abbiamo votato nel merito dei provvedimenti,nella schiettezza più grande. Sulla questione della Città Metropolitana lavolta scorsa siamo riusciti a mettere insieme un gruppo di civici, socialisti,radicali verdi e laici che ha avuto la forza di avere una propriarappresentanza.

E ora?
Ora siamo penalizzati dal fatto di non avere unconsigliere.

Chiederete un aiuto al Pd?
Il problema è che non abbiamo un candidato. Noinon abbiamo consiglieri in provincia di Milano. Ma questo tema si porrà piùavanti.

Ora però siete organici al Pd e a questa maggioranza?
In questo momento c’è un accordo politico, lecose sono cambiate. Il ruolo in amministrazione cambia decisamente leprospettive. Tra l’altro c’è una delega che non è entrata nella denominazionedell’assessorato, ma che io reputo molto importante.

Quale?
La verifica della qualità dei servizi e lacustomer satisfaction delle partecipate. I primi dati li abbiamo giàpresentati. A seconda dei singoli contratti di servizio ci sono le opportunescadenze. Abbiamo già pronti alcuni dati sul Mudec, sul Pac. E in futuro litireremo fuori dall’intranet per mettere tutti i dati a disposizione di tutti,online.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

 

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