Creato da donnabis08 il 19/01/2010
 

SENSAZIONI

DA PROVARE

 

 

felicità e dolore

Post n°4 pubblicato il 23 Marzo 2010 da donnabis08

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d’ospedale. A uno dei due era permesso mettersi seduto sul letto per un’ora, ogni pomeriggio, per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo ed il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza. L’altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore.

Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.

Ogni pomeriggio l’uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando all’altro tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L’uomo nell’altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.

Le anatre e i cigni giocavano nell ‘acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era una bella vista della città in lontananza. Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l’uomo dall ‘altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immagginava la scena.

In un caldo pomeriggio l’uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l’altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla con gli occhi della sua mente, così come l’uomo dalla finestra gliela descriveva.

Passarono i giorni e le settimane.

Una mattina, l’infermiera di turno portò loro l’acqua e trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L’infermierà diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.

Non appena gli sembrò opportuno, l’altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L’infermiera acconsenti ben volentieri, e dopo il cambio di letto ed essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.

Lentamente, dolorosamente, l’uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto.

Essa si affacciava su un muro bianco

L’uomo chiese all’infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori di quella finestra. L’infermiera rispose che il suo amico morto era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro.

Forse, voleva farle coraggio“, disse.

Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.

 

 
 
 

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Molto toccante questo racconto
Inviato da: gaetano561
il 03/10/2012 alle 09:39
 
Non ti nascondo di essermi commossa nel leggere questa...
Inviato da: giusi_caccamo
il 19/04/2010 alle 14:56
 
testo un po lungo ma che ne vale la pena essere...
Inviato da: donnabis08
il 30/03/2010 alle 16:23
 
semplicemente fantastico
Inviato da: maskera67
il 27/03/2010 alle 01:21
 
 
 
 
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