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Creato da: a_red_passion il 21/08/2007
Colore, modo di essere o di sentire, punto di vista che dir si voglia, mi ritrovo qui, adesso, senza sapere bene come definire questa mia eterna passione

 

 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 06 Ottobre 2007 da a_red_passion




Oggi pensavo:

a cosa servono le parole non accompagnate da fatti concludenti??

A cosa serviranno mai?
Non sarebbe meglio tacere ed agire?
Concluedere e portare avanti in silenzio i buoni propositi.

Fatti, non prugnette!! (accidentaccio)


p.s. un mese di silenzio
significa che qualcosa ho fatto.
Che ho lottato per ottenere o mantenere qualcosa.
Che non mi sono girata i pollici
nè me ne sono stata a letto a compatirmi.
Adesso voglio godermi i risultati,
ma non da spettatrice.
Sono l'attore principale della  mia esistenza:

CIACK! SI GIRA!!

 

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 05 Settembre 2007 da a_red_passion

E' così che te ne accorgi sempre.
Come è successo a me oggi: il solito respiro di sollievo quando suona la campanella che ti avverte della fine dell'orario lavorativo giornaliero (almeno di quello di ufficio... perchè ci sono lavori che te li porti anche nel piatto a cena, che ne gusti il sapore con lo spaghetto fumante alla pummarola o, quando hai fretta o non hai voglia o fantasia per cucinare, con il tonno in scatola... quelli che ti assalgono davanti ad una inaspettata scena d'amore davanti alla tv, che ti fanno la posta andando in bagno, che vengono in giro in piazza con te, mano nella mano col fidanzato.... che ti avvolgono insieme alle coperte e come una sindone ti si appiccicano addosso e non ti lasciano riposare...e più ti giri per scacciarli più ti si avvinghiano.... insomma quei lavori come il mio.. un pò invadenti a dirla tutta ..)
Dicevo che succede sempre così: suona la campanella, prepari la borsa, bevi l'ultimo sorso d'acqua, spengi il pc e le luci, controlli se le finestre sono ben chiuse, fai un gran respiro, inspirando ed espirando profondamente, quasi a cercare di scacciare il residuo di grane che, inevitabilmente, ti seguirà passo passo giù per le scale dell'ufficio, starà al tuo fianco in macchina ed entrerà im casa con te. Non ci riesci, poco male: ormai pensi che non riuscirai mai più a staccare da quei pensieri.
Chiudi la porta e scendi le scale sapendo che la solita serata ti aspetta coi tuoi pensieri insistenti, nulla potrà mai distrarti
Ed invece.
Apri la porta per uscire in strada. I lampioni sono accessi. Tira un gran bel vento. Fa freddo ED E' GIA' BUIO LA' FUORI.
Sissignori. L'estate è finita, (la pacchia idem) è arrivato l'inverno.
Basta serate fuori a chiacchierare sotto le stelle. Tra poco accenderemo il camino e vestiremo soffici maglioni.
Questa sconvolgente scoperta oggi mi ha lasciato dentro la nostalgia per quelle cose che, ormai, sai rappresentano solo ricordi e, insieme, tutta l'euforia che si ha davanti ad un nuovo inzio, una nuova vita, tutto da scoprire o, meglio da costruire.



Tornando in su, oggi ho letto un libro fantastico (300 pagg) in cui l'autore principale suole ripetere spesso "VORREI FARE UN LAVORO ONESTO"
 ... la cosa mi fa ridere in una maniera complice e triste, per tutta una serie di motivi tra cui:
1) Nel gergo comune egli fa un lavoro onorabilissimo
2) Nel gergo comune uno che fa quel lavoro è soddisfatto di farlo
3) Io faccio lo stesso lavoro
4) Io ho lo stesso desiderio.

Speriamo che sia davvero un NUOVO INZIO. TUTTO DA COSTRUIRE. POSSIBILMENTE ONESTO come l'eroe nostalgico ed autoironico del romanzo di oggi.

 

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 25 Agosto 2007 da a_red_passion



Rosso come la passione per la musica

Come si farebbe senza legare una canzone ad un evento?
Come si farebbe a fare a meno di avere una colonna sonora della nostra esistenza? Senza musica non è vita.
Mi accorgo a volte di come i cantautori siano, come i poeti, in grado di mettere nero su bianco le sensazioni che tutti noi proviamo. Loro sanno usare le parole giuste nella giusta consequenzialità, legandole indissolubilmente alle note musicali in modo da fonderli in un tutt'uno che ti entra fin dentro alle ossa.
Mi ritrovo spesso ad ascoltare brani che ho sentito magari migliaia di volte senza mai, però, averne prima di allora intuito il significato profondo.
Fino a che quelle sensazioni che ti evocano ti rendi conto che le hai vissute, che le stai vivendo, che ti bruciano sulla pelle come quando è scottata dal sole.
Allora quelle parole intrecciate nelle note di quel motivetto che hai canticchiato tra te e te la scorsa estate, o che hai cantato a squarcia gola sotto la doccia o in uno di quegli interminabili viaggi guidando in macchina da sola, acquistano un'altro senso, brillano di più, come se gli avessero ridonato la luce propria che fino ad allora avevi nascosto nella tua ignoranza.
Chissà come fanno queste persone ad essere sempre in grado di rendere bene l'idea di ciò che vogliono dire in pochi versi.... chissà come fanno a rendere universale un sentimento, una sensazione, un momento.
Pare a volte che se non l' avessi sentita cantare (o non avessi letto quei versi), quella sensazione tu non l'avessi mai provata. E' come se riuscissero a togliere il velo dell'indifferenza o dell'incuranza che le avvolge per palesarle al resto del mondo.
Mi piacerebbe essere come loro, ma aimè sono troppo contorta nei miei prolissi ragionamenti ed alla fine dei salmi mi ritrovo qui, come adesso, a pensare "ma cos'avrò mai voluto comunicare in realtà??"

Vabbè, mi carico l'ipod e vado alla stazione, la mia passione sta per rientrare alla base, vogliamo mica farlo aspettare??? :DD

 
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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 22 Agosto 2007 da a_red_passion


"Rosso è il colore della libertà"

La riflessione pomeridiana nasce dall'idea lanciata dall'amica clasiss nei commenti al post precedente.
Mi verrebbe da dire: è il colore, della Libertà e della Democrazia, dell'Uguaglianza, e mi vengono in mente i colori delle bandiere delle varie Nazioni (democratiche o meno) in cui si trova molto spesso traccia del ROSSO. Mi verrebbe voglia di parlare di politica, ma non ne sono sicuramente all'altezza :D
Andrò su un terreno a me molto più caro (poichè più divertente) e decisamente più leggero (dipende dalle dosi, occhio) .
L'immagine non è ovviamente scelta a caso.
Anche il VINO, il nettare degli Dei, il succo (o SENSO??) della VITA ha da essere ROSSO.
Bianco, rosè, bollicine o non bollicine. Non c'è storia. O ROSSO o niente.
Tutto diventa più semplice, leggero, sostenibile, sopportabile, vivibile, addirittura adorabile se trattato con una giusta dose di buon vino ROSSO.
Ecco, allora anche io riesco a vedere il lato positivo delle cose come i soggetti arcobalenizzati di cui trascorrevamo ieri, è solo che ho bisogno di guardarlo attraverso la lente di un bicchiere di vino ROSSO.
E sempre lì si ritorna.
Mannaggia.
....
Mi farò vedere presto (... ma da uno bravo!!)

 

 
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Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 21 Agosto 2007 da a_red_passion

Dunque dunque. Come si organizzerà mai un blog?
A cosa servirà mai questo strano strumento che la nuova internettica tecnologia ci ha regalato?
Mha, proviamo un pò.

Innanzitutto il RED.
Il ROSSO. Il colore della PASSIONE che mi brucia. Del SANGUE che mi scorre
caldo nelle vene. Del CUORE che mi batte il ritmo della vita.

Ecco. della VITA, o perlomeno della mia.
Inizierò da qui, da questa passione che è un pò il filo conduttore della mia esistenza.
C'è chi vede sempre tutto nero, o grigio, o bianco (ma sporco).
Poi ci sono quelli, beati loro, che vedono il mondo a colori. Un'immenso
arcobaleno che avvolge ogni loro esperienza terrena. Sono quelli che
riescono a far sempre buon viso a cattivo gioco, quelli che, insomma,
riescono sempre a trovare il lato positivo nelle cose.

IO NO.
Io vedo sempre ROSSO. La passione m'acceca e non contengo l'impeto. Devo agire. Devo REAGIRE. Devo lottare per arrivare* . e quando sono ferita, aimè, sempre rosso vedo.
Detto ciò, per stasera, mi congedo.

* "In
fin ch'arriva
colà dove la via
e dove il tanto affaticar fu vòlto
abisso orrido, immenso
ov'ei precipitando, il tutto obblia"

(mi si perdoni la leopardiana citazione, ma a volte, anche noi RED, ci
lasciamo attanagliare dalla nostalgia e dal "pessimismo". Ma proprio
come Giacomo, state sicuri, alla fin fine rimaniamo sempre molto più
combattivi e passionali piuttosto che pessimisti e fatalisti.)
 

 
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